Chi non conosce Q*Bert alzi la mano e con un click su wiki scoprirà le gesta di questo nasuto eroe dei primi videogiochi.
Q*Bert ( o Qbert, q-bert che dir si voglia!) era particolare, in mezzo a tanti altri giochi da bar, sopratutto per la sua colorata piramide isometrica da ricolorare a colpi di saltelli, e sicuramente per il protagonista nasone e sboccato: forse è stato il primo personaggio di un videogame ad imprecare ogni volta che perde una vita. Nessun linguaggio sconcio, Q*Bert si esprime con fumetti e tanti “@#!!”
Questo innocuo, fedele e gratuito clone di quel pezzo di storia dei bit, è datato quanto basta per apparire veramente retrò, e per farlo funzionare sui Windows più recenti potrebbe essere necessario modificarne le proprietà eseguendolo in “modalità Windows95”.
Ai più smaliziati consigliato l’utilizzo di DosBox , prossimamente recensito su queste pagine, per godere dell’enorme parco di giochi DOS e dintorni disseminati nella Galassia Abandonware, o nei vecchi cassetti.
In Pc*Bert non mancano i nemici spiraloidi e i tanti livelli a difficoltà crescente da colorare, e spesso ricolorare e ricolorare ancora, evitando l’impatto con gli agguerriti antipatici di turno, nello stile arcade e colorato che fece di questo gioco un cult raccattamonetine.
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Arcade arcade!