Panico, ansia, cunicoli, una misteriosa missiva al momento sbagliato ed un sacco di guai immersi in una atmosfera cupa e piena di ombre e penombre.
Questo è Penumbra, o meglio “la saga” che nelle ultime versioni è diventato un gioco multipiattaforma di grande qualità e capace di emozionare e divertire. Sembra un normale “sparatutto” FPS in prima persona ma in questo gioco il protagonista non solo non ha uno straccio d’arma, ma è anche abbastanza ansioso e guai a farlo restare immobile a fissare i nemici di nascosto. Il respiro sempre più affannoso e le grida di panico attirerebbero, con pessime conseguenze, tutti gli orrendi e sanguinolenti mostri che affollano gli ambienti di gioco.
Senza armi? Sì, indifesi.
Ma con una divertente e quasi totale interazione con l’ambiente, nel quale anche una scatola o un sasso possono essere acchiappati ed utilizzati per combattere e difendersi, ma anche per costruire strutture o liberare percorsi, risolvere piccoli enigmi e utilizzare l’ingegno. In mancanza dei bazooka trifotonici al plasma ionizzato e di granate pluridimensionali da lanciare come caramelle.
Penumbra invece significa ombre dinamiche, effetti grafici coinvolgenti e inquietanti, porte da aprire, grandi livelli da esplorare e risolvere, appunti da trovare e ricomporre, strisciando nell’ombra con un piccone in mano o costruendo una scala con scatoloni e panche.
La forza del gioco, forse, è nella scelta di un protagonista per niente eroe, per niente cattivo ed invece completamente terrorizzato dalla situazione e pericoli che il destino gli ha messo sul cammino.
Una produzione indipendente che ricorda per qualche aspetto HalfLife2, ma qui la fanno da padrone un motore 3D proprietario ed un motore per la fisica del gioco (Newton) utilizzato al meglio.
Penumbra, nell’ultima versione chiamata “Overture”, costa circa 20 dollari e viene distribuito insieme ad una versione dimostrativa multipiattaforma (link principale) contenente un frammento del primo livello ma sufficiente per scoprire se sa emozionare e divertire o meno.
Le richieste hardware sono abbastanza elevate vista la resa grafica del gioco, ma riesce comunque a girare anche su computer vecchi di qualche anno (le richieste variano da sistema a sistema e sono tutte elencate nella pagina del download).
Seguendo il link alternativo si può invece trovare la TECH DEMO, solo per Windows (senza installazione richiesta) e la traduzione in italiano dei testi. Una demo un po’ datata ma giocabilissima che consiste nel nucleo originale del gioco, l’embrione spettacolare che ha dato vita a a quella che è ormai una trilogia del terrore ansiogeno.
Un “adventure horror puzzle game esplorativo” originale ma sconsigliatissimo alle persone impressionabili o paurose. Urlare è pericoloso, potrebbero uscire i mostri dalla penombra.
LucaS
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