Il fotoritocco per tutti gli altri, in sintesi questo lo slogan di Pixelmator per OSX, un programmone di editing grafico 2D in prova gratuita che si propone come valido e utile rivale dei tanti prodotti Adobe dedicati al pubblico creativo, e non, dei computer con la Mela.
Creato con un buon mix di tecnologie opensource, e con un’ampia integrazione con tanti strumenti di sistema, Pixelmator è potente, veloce, e con una interfaccia molto “apple style” che consente di lavorare sulle immagini anche a tutto schermo, una opzione sicuramente apprezzabile sui piccoli portatili Mac ma che stupisce ed è spettacolare da utilizzare anche su ampi monitor, grazie anche ad un’area di lavoro ben organizzata e personalizzabile che offre tantissimi strumenti utili per tagliare, copiare, modificare e costruire anche immagini complesse su più livelli.
Il programma legge un centinaio di formati grafici, compresi i file multilivello di Photoshop, ma può anche importare fotografie direttamente dalla cam integrata per cominciare subito ad esplorare e scoprire le decine di filtri disponibili, alcuni molto originali, o la dozzina di strumenti per la correzione del colore per aggiustare, o stravolgere, qualsiasi immagine con grande facilità.
Pixelmator meriterebbe di entrare a far parte dei prodotti Apple “di serie”, visto che paradossalmente sui sistemi Mac “vergini” non viene offerto più nessuno strumento di fotoritocco o disegno neppur basilare, ad eccezione di iPhoto che comunque può essere considerato più un intelligente catalogatore di fotografie piuttosto che un programma per creare e modificare immagini di qualsiasi tipo.
Scritto in Cocoa, richiede Leopard ed un Mac con una scheda grafica recente (qui le faq ), sfrutta a buon fine tante tecnologie già presenti in OS X come CoreImage, ColorSync, Spotlight ed OpenGL ad esempio, e sfrutta a pieno la GPU per processare rapidamente filtri e modifiche. Senza dimenticare che grazie all’integrazione con Automator può essere utilizzato per operazioni ripetitive su tanti file, diventando uno strumento personalizzabilissimo per i più esperti, ma semplicissimo per i meno navigati.
Altre chicche? Il plugin per la Visualizzazione Rapida (QuickLook) offre anche la comodità di vedere al volo, senza aprire il programma, tutti i formati grafici gestiti dal programma. Senza dimenticare l’integrazione con iPhoto ed il pieno supporto alle tavolette grafiche. I livelli sovrapponibili, con tante opzioni relative al modo di sovrapposizione e opacità, uniti ad un buon set di strumenti per la selezione e lo scontornamento di immagini e porzioni di fotografie, consente una libertà creativa molto ampia moltiplicando all’infinito le possibilità di combinare, mixare, aggiungere, inventare. Sembra un Photoshop semplificato, ed invece è un Pixelmator che non vuol diventare complicato.
Grandi bottoni, tanto spazio per lavorare, scorciatoie da tastiera. Intuitivo e semplice per chi non ha mai usato Photoshop, e al tempo stesso familiare e comodo per chi lo usa: tra bacchette magiche, pennelli modificabili (interscambiabili dai prodotti Adobe), pannelli mobili stilosi e griglie personalizzabili è divertente per tutti e viene venduto al prezzo di un videogioco (circa 60$), e distribuito in prova gratuita e sotto licenza proprietaria, sebbene integri e sfrutti molte componenti OpenSource.
Una ricca pagina di esempi con tutorial, testuali e multimediali, è disponibile nella sezione Learn del sito di Pixelmator.
Qualche neo? Per il momento il programma è ancora giovane, e seppur maturo ha ancora qualche incertezza in corso d’opera e di manutenzione. Questo significa che gli aggiornamenti per tutte le versioni 1.* sono comprese nel prezzo, e gli aggiornamenti si promettono frequenti, ma per il momento non non supporta i file RAW (bisognerà aspettare l’inverno, forse) ed il supporto ai livelli di Photoshop è parziale (visto che ignora gli stili di livello, sob!, e ahimè persino le mascherature).
Qualcuno storcerà il naso anche per il formato proprietario “PXM” che viene proposto e consigliato per i file multilivello creati con Pixelmator, ma son piccoli particolari forse destinati a cambiare quando il programma verrà integrato in iLife dove meriterebbe di stare (secondo la modesta opinione di chi scrive), premiando così il lavoro dei due simpatici ed ironici fratelli inglesi che l’hanno creato.
Durante il mese di prova offerto tutte le funzioni sono attive, ma sulle immagini salvate viene impresso un timbro digitale, per ricordare a tutti che ogni tanto il lavoro altrui e le cose belle…vanno pagate! (LucaS)
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