Le prime versioni del programma erano in lingua giapponese soltanto. Il successo in patria ha portato alla prima versione in inglese, ed ora il piccolo grande Pixia è disponibile anche in italiano con la traduzione di Margot Frisoli.
Grazie ad Isao Maruoka, l’autore, dipingere con il computer non è più appannaggio solo di chi può permettersi costosi programmi commerciali. Un’interfaccia semplice ma poco intuitiva lascia scoprire strumenti e attrezzi di disegno come matite e tanti pennelli per creare disegni dal nulla, o per ritoccare immagini esistenti.
Pixia permette di disegnare su differenti livelli di disegno sovrapposti, consente l’uso di mascherature e trasparenze e di qualche filtro. La completa padronanza di tutti gli strumenti richiede un certo tempo di apprendimento, che può essere allietato ed accorciato grazie a qualche [tutorial http://www.margotweb.it/pixia_tutorial.htm]].
Con Pixia è comunque amore a prima vista; spennellare con il mouse su un foglio bianco è divertente, anche se l’interfaccia un po spartana va studiata bene per avere grandi soddisfazioni: il programma sembra più orientato verso la manipolazione dell’immagine e del colore più che verso il disegno pittorico.
Certo Pixia è distante dalla varietà e qualità dei pennelli ed acquerelli di Painter ma, per fotoritocco e disegno senza tante pretese, Pixia rappresenta comunque un ottimo strumento divertente ed utile.
La guida in italiano è disponibile in un download separato e si installa nella cartella del programma, disponibile con un clic.
Per scambiare opinioni, trovare risposte e soluzioni, esiste anche un forum tutto italiano dedicato al programma Pixia.