Fin dagli albori della programmazione molti sviluppatori si sono prodigati nella produzione di giocattoli, inutility, gadget compilati il cui vero scopo è stuzzicare quella vena estetica e narcisista che si agita nei geek di mezzo mondo. PowerMenu si colloca in questa schiera.
Il programmino è leggero, silenzioso, un po’ timido all’apparenza. Apre una icona nel “system tray” ed aggiunge al sistema alcune funzioni “letteralmente indispensabili” , almeno per chi ritiene il “desktop customing” una vera e propria ragione di vita.
Basta capire dove trovare queste funzioni.
Se si clicca sull’icona in alto a sinistra di qualsiasi finestra di Windows per aprirne il menù di controllo, oltre alle classiche voci (Ripristina, Sposta, Ridimensiona… Chiudi) avremo delle novità: Priorità, Trasparenza, Sempre sopra, Minimizza nel tray (in inglese).
Si può fare in modo che il sistema dedichi più o meno tempo di processore ad una applicazione, semplicemente modificandone la priorità. Ci sono sei valori di priorità, due sotto il Normale e tre sopra. In tal modo, se più programmi stanno svolgendo dei lavori, si può dare più o meno peso ad ognuno di essi a seconda delle esigenze.
Se invece si desidera avere un imperdibile effetto di trasparenza su una finestra (con Windows 2000 o XP) si possono scegliere 11 gradazioni, dal pienamente opaco al completamente invisibile. In quest’ultimo caso, l’inutilità dell’opzione sale alle stelle, il tutto a beneficio del sano onanismo cerebrale che tanto giova a chi passa ore ed ore di fronte al monitor!!!;-P
La terza opzione tradisce un po’ il concetto di gadget, trovando persino un suo uso pratico in alcune occasioni. Permette infatti di far rimanere la finestra sempre di fronte alle altre, comunque si aprano o si spostino. Utile quando, ad esempio, c’è una finestra di Explorer che punta ad una cartella di destinazione, e traffico tra cartelle e drive esterni per riempirla. La si pone di fronte a tutto, trascinando poi i file selvaggiamente e a più non posso.
Infine c’è la possibilità di minimizzare qualsiasi programma nel “system tray” (o Area di notifica). In tal modo la barra delle applicazioni rimane un po’ più libera, mentre il tray si riempie all’inverosimile di simpatiche e colorite iconcine, una sorta di mostrina digitale che declama con fierezza la potenza e la grazia del PC.
Si può intervenire sulla linea di comando di PM con alcuni flag: per non farne comparire l’icona accanto all’orologio, per modificare trasparenza e priorità dei programmi da batch o da script, per minimizzare un programma o per non far comparire alcune delle opzioni di PM nel menù di controllo.
Il programma è, insomma, una piccola modifica di un menu di Windows. Non è niente di eclatante, ma non vuole esserlo: si tratta pur sempre di poco più di 100k di eseguibile. In un panorama come quello odierno, in cui ogni minimo aspetto di un qualsiasi sistema operativo può essere modificato, personalizzato, ritoccato, colorato, sonorizzato ed orpellato, in cui i più comuni programmi di utilità sono sempre più simili a crostacei o rettili, tante sono le “pelli” che possono mutare; in tale contesto PM si inserisce come piccola inutility che può piacere, a patto che si disponga del giusto spirito dandy e si sappia affrontare un desktop che non ricordi nemmeno lontanamente una qualsiasi versione di Windows…:-) ( (mT) )
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