PulseEffect è una interfaccia grafica che offre la possibilità di caricare effetti audio sui flussi di Pulse, il famoso server audio di GNU/Linux. Pulse, infatti, gestisce l’audio sotto forma di flussi separati per ciascun programma, sia in input che output, e supporta la possibilità di modificarli in tempo reale con effetti di vario tipo (quelli supportati da Gstreamer). Con PulseEffect si possono utilizzare delle interfacce semplici e intuitive per caricare gli effetti e configurarli, salvando eventualmente le impostazioni per ricaricarle in un secondo momento. Integra anche dei visulizzatori che msotrano in tempo reale come cambi l’onda sonora con gli effetti applicati.
I normali mixer disponibili con gli ambienti desktop KDE e GNOME permettono già di regolare in tempo reale il volume di ogni signola applicazione, ma non molto di più. Con PulseEffect si possono vedere informazioni sullo stato dell’audio di ogni applicazione e creare dei “preset” che si possono caricare in futuro per impostare l’audio come lo si desidera. Per esempio, si può stabilire un volume ideale per i vari programmi mentre si gioca, si guarda un film, o si scrivono documenti.
Gli effetti disponibili sono molti, anche se quello più utilizzato di tutti è l’equalizer, che permette di regolare la resa dell’audio di ogni applicazione (o del sistema in generale) per adeguarlo al proprio impianto stereo. Utile in particolare per chi ascolta musica o guarda film da servizi online come Spotify e Netflix, visto che in genere i browser non offrono equalizzatori per l’audio.
Uno degli aspetti più interessanti di PulseEffect è che permette di assegnare degli effetti non soltanto ai dispositivi di riproduzione, ma anche a quelli di registrazione. Quando si fanno videochiamate o si registra l’audio del proprio microfono per dei video, gli effetti di guadagno, riduzione del rumore o persino riverbero e distorsione possono essere utili per non dover modificare l’audio in seguito.