Testare l’integrità di uno o più file dopo un trasferimento di qualsiasi tipo da un posto ad un altro (dal pc ad un sito FTP, dal sito FTP ad un altro pc, da un utente ad un altro via p2p, da una chiavetta USB ad un’altra della quale non ci si fida, dopo una masterizzazione, in rete… e chi più ne ha più ne metta) è estremamente semplice, veloce e sicuro con l’uso di SFV ed MD5 .
In soldoni, per chi non sappia già cosa siano CRC e figlioli: prima di copiare i nostri file da qualche parte, li diamo in pasto ad un programmino che produce per ogni file un piccolo codice di controllo; assieme ai file trasferiremo i codici di controllo in file SFV oppure MD5 e giunti dall’altra parte potremo verificare se siano tutti sani e salvi com’erano partiti, grazie a questi codicilli che sono un po’ come l’impronta digitale dei file, ricalcolando il tutto sui file trasferiti.
Tutto questo può essere molto comodo, ad esempio, quando si ha un grosso file spezzato in più parti da trasferire via internet: se ne dovesse essere danneggiata una sola, come si potrà verificare velocemente quale sia per ritrasferirla?
Basta avere creato prima i file di controllo! E con QuickSFV è un attimo: si selezionano uno o più file o cartelle e da menù contestuale si ordina di creare il file SFV oppure il file MD5 che conterrà la coppia “file / codice di controllo”. Dopo il trasferimento si potrà effettuare il controllo con un semplice doppio click sul file SFV oppure MD5 che accompagna i file che hanno circumnavigato il pianeta.
Un ottimo sostituto del famoso (ed, ahimé, attualmente ancora più veloce) Easy MD5 Creator , che rischia di scomparire dal web.
L’autore di QuickSFV nota un certo squilibrio tra l’interesse dimostrato per il suo programmino e la quantità di donazioni che giungono nelle sue taschine… ( GF )