Negli anni settanta e ottanta molte riviste pubblicizzavano le uova della fantomatica ” scimmia di mare “. Chi le comprava molto spesso osservava per giorni una bacinella di acqua dove accadeva… il niente. Chi invece scaricasse oggi questa “scimmia di mare” (SeaMonkey, in inglese) dal sito di Mozilla (link principale) o da Mozilla Italia (link alternativo), si ritroverebbe immediatamente di fronte ad una suite di applicazioni per internet completa di navigatore web, client di posta e gruppi di discussione, client irc e rubrica contatti. In aggiunta, l’occasione capita sempre, un semplice editor di pagine web con elementi visuali.
Bisogna innanzi tutto dire che SeaMonkey si basa sul codice della Mozilla Application Suite, lo stesso utilizzato da Firefox e Thunderbird . Differente invece la filosofia di sviluppo e quindi, in parte, anche la destinazione finale dell’applicazione.
Se Firefox e Thunderbird, infatti, sono specializzati strettamente nei propri compiti (navigare e scaricare posta), delegando ad estensioni aggiuntive il compito di fornire i “ninnoli”, Seamonkey segue la direzione opposta, quella di fornire in un unico pacchetto tutte le applicazioni utili per un ingresso immediato in internet a tutto campo.
Chi avesse familiarità con il vecchio Communicator di Netscape, nonno di tutta una serie di applicazioni odierne, all’apertura di Seamonkey si troverà di fronte ad una serie di pulsanti e barre che ricalcano da vicino l’impatto visivo dell’antenato. Navigazione a schede, filtri pop-up / antiphishing supporto per il formato SVG
(Scalable Vector Graphics) costituiscono un primo corredo di caratteristiche del Navigator .
Una cosa che balza subito all’occhio osservando il browser è che la navigazione è agile, veloce. Il rendering delle pagine web pare essere molto snello e privo di sbavature. Il motore Gecko ha sicuramente subito una serie di ottimizzazioni che lo hanno portato a livelli tali da far ricordare Internet Explorer con un sorriso di sarcasmo sulle labbra (e qualche piccola carineria come le anteprime delle pagine passando col mouse sulle linguette fa piacere!)
Scavando un po’ tra i menu ricchi di voci e strumenti, ci si imbatte in ulteriori gingilli quali la possibilità di bloccare le immagini di uno o più siti (utile quando si ha poca banda), quella di creare vari profili per un utilizzo da parte di più utenti, un riempitore automatico di moduli (che durante la prova non però ha mai funzionato a dovere).
Sul lato sinistro dello schermo è possibile aprire una Sidebar (barra laterale), contenente varie schede di utilità e frequente utilizzo. Oltre agli strumenti “interni”, come Rubrica e Cronologia, è possibile aggiungere schede di utilità varie, come calendari, previsioni del tempo, titoli di borsa. Per farlo basta consultare alcuni elenchi online di fornitori di tali servizi, il tutto attraverso la semplice interfaccia di gestione delle schede. Bisogna però dire che durante le prove effettuate, le schede sottoscritte si sono comportate proprio male, visualizzando sempre pagine web semivuote, senza traccia dei contenuti richiesti.
Il modulo di posta (multi account) e gruppi di discussione si presenta altrettanto ben dotato, vantando caratteristiche di punta come un filtro anti-spam in grado di imparare a riconoscere i messaggi indesiderati, un filtro antiphishing , il raggruppamento delle mail classico o a discussioni, le etichette per categorizzare i messaggi (lavoro, importante, personale, eccetera), il supporto per più profili e la possibilità di aprire più viste sugli elenchi dei messaggi.
Peccato che manchi il supporto per i feed RSS, elemento a cui ormai alcuni dei migliori software di posta elettronica ci hanno abituati. Basta comunque cercare tra le tante estensioni per la lettura degli RSS, come ad esempio NewsFox .
E se navigare e leggere posta non bastano a soddisfare i naturali bisogni del web-surfer ? Il compositore di pagine web è una via di mezzo tra titoli blasonati e professionali come Dreamweaver ed uno dei tanti text editor specializzati in html. L’interfaccia di tipo WYSIWYG permette di tenere costantemente sottocchio i risultati delle operazioni, molte delle quali, però, devono essere rifinite inserendo valori da tastiera. Un ottimo strumento per imparare html e javascript, o per fare delle piccole modifiche al volo.
Niente toglie che il Composer possa essere utilizzato per tirar su un portale di aste online, ma in questo caso non sarebbe tanto l’ausilio del software ad essere determinante, quanto il mostruoso apporto cerebrale dell’operatore stesso.:-)
Insieme al Composer è possibile utilizzare alcuni strumenti che sono in realtà comuni a tutte le applicazioni di SeaMonkey, quali DOM
inspector, una console Javascript, una per il Java ed un debugger Javascript. Strumenti che non sempre si trovano negli editor web e che durante lo sviluppo fanno sempre moooolto comodo.
Il client IRC è il buon vecchio ChatZilla, senza troppi fronzoli, con il supporto per lo scambio diretto dei file e la possibilità di usare i fogli di stile per personalizzare l’aspetto della chat .
Basta avere solo un po’ di pazienza e leggersi qualche documentazione.
Malgrado la convivenza di tante caratteristiche ed applicazioni in un unico programma lasci pensare il contrario, la suite non sembra essere pesante da digerire per il sistema operativo. Il suo caricamento è veloce, il passaggio tra una applicazione e l’altra non dà mai inizio
alla “danza della grattugia su disco fisso” , anche
quando altre applicazioni stiano lavorando e la banda sia in buona parte occupata. Il caricamento ed il rendering delle pagine, come già accennato, è particolarmente veloce, anche in presenza di scaricamenti in corso. Il tutto su un PC di prova abbastanza attempato (classe 2002) con Windows XP ed un gigabyte di ram.
Bisogna pur dire che, a discapito di tanta ottimizzazione del codice sul fronte della leggerezza e della rapidità, l’organizzazione dell’interfaccia utente risente un po’ di una vaga caoticità nei menu: forse ad una prima occhiata le voci e le opzioni sono talmente tante che si tende a perdersi tra le tendine.
D’altra parte la sua dotazione di base e i suoi sistemi di sicurezza ne fanno una applicazione adatta ad un utilizzo intenso e lavorativo, con una maggior possibilità di configurazione ed una migliore usabilità sul lungo tempo rispetto a programmi più immediati e leggeri, come FireFox e Thunderbird.
A proposito dei due cugini, SeaMonkey somiglia in molti aspetti ad entrambi, tanto da condividerne addirittura alcuni pannelli. Somiglianze che rendono meno difficoltosa una eventuale migrazione in entrambi i sensi, a patto che si sappia fare a meno dell’importazione automatica delle impostazioni, strumento in cui le tre bestiole si ignorano allegramente e vicendevolmente. Proprio una tribù di strani animaletti al timone della rete… ( (mT) )
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