È possibile impedire l’accesso ad alcuni indirizzi Internet per un numero di ore predeterminato? La risposta a questa domanda è affermativa e per questo tipo di esigenza c’è il software open source SelfRestraint, reperibile su Github.
SelfRestraint consente di declinare una lista di siti Web proibiti, a cui è impedito l’accesso per un certo numero di ore, fino a 24, trascorse le quali gli indirizzi risultano nuovamente raggiungibili. Questo metodo può essere usato come sistema di parental control per la navigazione protetta dei bambini o per impedire ai dipendenti di distrarsi su portali poco attinenti con l’attività lavorativa.
L’utilizzo del programma è estremamente semplice. Si scarica l’eseguibile dal link indicato e vi si clicca due volte, avviando così il programma. L’applicativo non richiede quindi installazione ed è di natura portable.
Qui bisogna inserire tutti i siti proibiti, cliccando su Edit Blocklist e inserendo un indirizzo Web per ogni riga della finestra che compare, confermando poi il tutto con un clic su Done .
Tornati alla schermata principale, bisogna spostare lo slider per decidere per quanto tempo applicare il blocco agli indirizzi inclusi nella lista. Lo slider consente di selezionare un numero di ore compreso tra 15 minuti e 24 ore e 45 minuti, con un incremento di 15 minuti alla volta.
Una volta deciso l’intervallo temporale del blocco, cliccare su Start e l’accesso ai siti Web inclusi in lista sarà inibito, fino alla scadenza del tempo impostato.
Il timer non deve essere chiuso per nessun motivo e se dovesse accadere, è necessario riavviare il software e impostare il blocco minimo di 15 minuti, facendo ripartire il tutto. In alcuni casi sporadici per riacquisire il diritto alla navigazione bisogna intervenire sui file hosts di configurazione della connessione.