Molti utenti alle prime armi si trovano spesso a domandarsi se tutto quello che c’è installato sul PC è necessario o se c’è qualcosa che può essere disinstallato. Questo accade soprattutto quando si acquistano computer nuovi, specialmente se si tratta di notebook, farciti spesso dai produttori con programmi poco utili e toolbar. Gli utenti esperti accedono al Pannello di Controllo e verificano la lista dei programmi su computer e con una semplice consultazione riescono a discernere i programmi necessari da quelli inutili e da quelli che possono essere classificati addirittura come pericolosi.
I neofiti non hanno questa capacità e così devono affidarsi ad una ricerca su Internet o a un amico più esperto di loro.
Una soluzione per questa tipologia di utenti potrebbe essere l’applicativo Should I Remove It? . Questo programma effettua una scansione dei software installati su PC e li elenca in un’unica finestra. Nulla di nuovo, quindi, rispetto all’utilità integrata in Windows, se non fosse che accanto a ciascuna applicazione viene indicato il valore percentuale di quanti utenti hanno rimosso l’applicativo. Più è alta questa percentuale, più è elevata la raccomandazione di disfarsi dell’applicativo, procedendo a una sua disinstallazione. Inoltre, il servizio mette a disposizione sul Web una knowledge base molto ricca, dove compaiono informazioni complete su molti applicativi che comunemente si trovano installati sui PC disseminati nel mondo. In questo modo, leggendo le informazioni riguardanti un determinato software, si hanno molti più elementi per capire se è il caso di eliminarlo dal PC o meno.
Utilizzare Should I remove It? è molto semplice. Una volta collegati al link indicato nella scheda del programma, è sufficiente cliccare su Download per scaricare il pacchetto di installazione dell’applicativo. Terminato il trasferimento, bisogna cliccare due volte sull’eseguibile per avviare il wizard di installazione. Quattro clic su Next , uno su Install e uno su Finish permettono di arrivare alla schermata del programma. Appena avviato, il software effettuerà una ricognizione sul PC per compilare l’elenco dei pacchetti installati.
Al termine dell’operazione, tutti i software verranno mostrati in un elenco. I software indicati con la barra verde sono quelli identificati come i più sicuri, in quanto mantenuti nel PC dalla maggior parte degli utenti. Al contrario, quelli indicati con la barra rossa e percentuali elevate, sono i software inutili e/o pericolosi che la maggior parte degli utenti ha deciso di disinstallare.
Se si seleziona un elemento dell’elenco, vengono mostrate ulteriori informazioni, come la versione, la data di installazione e la dimensione. Un clic su Uninstall permetterà di avviare l’utilità classica di disinstallazione per rimuovere il componente selezionato.
Questa operazione di controllo e disinstallazione può essere effettuata in automatico una volta al mese, cliccando su Settings e inserendo un segno di spunta accanto all’opzione Run Should I Remove It? on a schedule about once a month .
Molto interessante è poi il pulsante What is it? che, se cliccato, permette di aprire una pagina della knowledge base dedicata al programma selezionato.
In queste pagine vengono forniti (in inglese) la percentuale di popolarità, la classificazione, eventuali avvisi, una descrizione esaustiva del programma, alcuni dettagli tecnici sulla cartella di installazione e sul percorso dell’uninstaller, informazioni sui file installati insieme al programma con tanto di firma MD5, il comportamento, la percentuale di risorse utilizzate, la versione di Windows su cui in percentuale si trova maggiormente installato il software, quali paesi del mondo hanno la maggiore concentrazione di installazioni e i marchi di PC su cui è risultato maggiormente installato.
Tutte queste informazioni sono mantenute dallo sviluppatore Reason Software in un database che conta oltre 400mila programmi, con tassi di inclusione sempre in crescita, grazie al servizio di raccolta dati anonimo Boost Connect. La percentuale fornita deriva da una community di utenti basata sul noto programma Boost , sempre della stessa software house, pensato per ottimizzare le prestazioni dei computer.
La soluzione proposta da Should I Remove It? ha, come tutti gli strumenti, alcuni lati positivi e altri negativi. Nei “pro” bisogna sicuramente inserire l’importante knowledge base che evita estenuanti ricerche su Internet, il ranking della community (che è al tempo stesso il limite della soluzione, come analizzeremo più avanti) e l’interfaccia lineare e intuitiva.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che non tutti i programmi installati sul PC vengono riconosciuti (durante le nostre prove ha riconosciuto 30 programmi sui 33 che risultavano installati nel Pannello di Controllo di Windows) e sul ranking costruito a partire da una community. Infatti, non è sempre detto che più popolare sia anche più affidabile, e viceversa. Ad esempio, eventuali programmi particolarmente tecnici o poco conosciuti potrebbero ottenere percentuali di rimozione alta da parte della community pur non essendo inutili o pericolosi per determinati utenti.
Insomma, lo strumento incarna di per sé una buona idea, avendo ben presente sempre i limiti della soluzione. Inoltre, alcuni utenti potrebbero storcere il naso nel pensare che, per disinstallare software inutile, si debba installare un ulteriore applicativo.