Cosa succede se un gruppo di ingegneri del MIT si stufa di passare i weekend a combattere tra spam, adware, spyware e altro Malware? Che si ingegnano a trovare una soluzione! SiteAdvisor è un’azienda, ma anche un sistema di “imbollinare” il web distinguendo tra sito bbuono e nobbuono , bollino verde per i buoni (come PI!) e bollino rosso per quei siti che in qualche modo portano disgrazie, o sono collegati a contenuti malevoli come quelli appena descritti.
Se è vero che il 5% del Web è costituito da siti pericolosi o scorretti, come racconta anche la news di PI riguardante SiteAdvisor, il bello è che, grazie a questo piccolo plugin , i due più diffusi browser separeranno più facilmente l’oro dalla latta.
Un grande database, aggiornato ed anche aggiornabile da parte degli utenti che usano questo strumentino, segnala siti e link contenenti phising, download pericolosi, frodi varie, spam, virus, spyware e tutto quel che ai bei tempi non c’era sul World Wide Web. SiteAdvisor può essere più o meno “invasivo” e può addirittura imbollinare i siti direttamente nei risultati di una ricerca di Google o Yahoo o Msn Search, nella finestra del browser, come chiaramente mostrato nella schermata allegata a questa scheda.
Se invece ci si trova all’interno di un sito allora è il bottoncino posto in basso nell’interfaccia del browser a segnalare la bontà o meno del sito visitato. Oltre al semplice bollino rosso sono a volte disponibili dettagliate descrizioni del perché un sito è stato messo tra i cattivi.
Se la versione per Firefox è un piccolo e semplice download sotto forma di estensione di 40k, la versione per Internet Explorer è comunque un download di 400k circa da installare, e sono previste versioni anche per altri browser visto che per ora solo la versione Firefox è multipiattaforma.
Va chiarito che SiteAdvisor… “avvisa” e basta, non blocca in nessun modo i siti, nè i contenuti malevoli. Navigatore avvisato mezzo salvato, ed il supporto degli utenti è utile anche per segnalare eventuali errori di valutazione. Il grande database è comunque consultabile anche on line e coperto da licenza Creative Commons.
I più attenti alla privacy, che potrebbero storcere il naso di fronte al fatto che in effetti il programma di fatto “controlla” tutti i siti visitati, e quindi potenzialmente potrebbe persino registrare interi “percorsi di navigazione” di un determinato IP, troveranno rassicurazione nelle FAQ del programma. Nessuna informazione personale viene raccolta, nessun IP memorizzato. E questo sebbene i soli “percorsi di navigazione” anche anonimi potrebbero risultare comunque molto interessanti per le società di analisi del Web.