L’icona del programma spiega meglio di mille parole cosa fa, e a cosa serve, SoundPlant. La tastiera del computer, ogni singolo tasto, diventa parte di un campionatore musicale completamente personalizzabile, e quindi la T diventa un suono di tromba, la A una percussione, i tasti numerici un set di percussioni brasiliane.
SoundPlant non ha bisogno di installazione (chiavette USB per musicofili, pronte?) e non è sicuramente né semplice né immediato da utilizzare, ma prendere confidenza con le tante opzioni e funzioni del programma dà molta soddisfazione e sopratutto regala all’utente uno strumento musicale (e non solo).
Va sottolineato subito che il programma non trasforma il computer in una tastiera “MIDI” utilizzando suoni e synth software, ma consente soltanto di associare campioni sonori (wav, mp3 e non solo) ai singoli tasti del pc in tantissimi modi, orientati verso la produzione di musica.
Ad esempio è possibile associare il tasto “A” ad un suono in formato “WAV” – nelle prove ho usato il “tada.wav” di sistema – poi, cliccando sul bottone “Pitch Assign”, si possono selezionare alcuni tasti (ad es: A-L) e la quantità di semitoni da associare alla porzione di tasti scelti.
Con pochi clic si ottiene quindi un suono da suonare sul tasto A con tutte le successive note fino al tasto L che salgono di tono secondo i valori scelti.
È quindi possibile creare tastiere tradizionali, con salti di un semitono tra un tasto e l’altro (9 tasti=9 semitoni) ma anche altre combinazioni e scale di qualsiasi tipo!
Nel caso si volesse invece trasformare la tastiera in una batteria piena di percussioni e rumori beh… SoundPlant, solo per fare un altro esempio, consente persino di prendere un loop di batteria, selezionare un gruppo di tasti e automaticamente assegnare ai vari tasti dei singoli frammenti del loop percussivo, consentendo comunque la personalizzazione dei vari tagli con la precisione di un centomillesimo di secondo.
SoundPlant è gratuito, la qualità del programma enorme, le potenzialità pressoché infinite tenendo conto che i set sonori si possono salvare e conservare e ricaricare in pochi secondi, il tutto in maniera completamente portatile e quindi indipendente dal pc che si vuole usare per suonare.
I campioni sonori si possono chiudere ad anello (loop) e posizionare nell’arco stereo a piacimento, e si può associare un editor esterno per eventuali modifiche al suono ( Audacity consigliato).
La versione gratuita del programma suona file WAV, AIF e AU, mentre per poter utilizzare campioni in formato MP3 (compresso, di bassa qualità, sconsigliatissimo IMHO) occorre registrare il programma!
Una precisazione tecnica: SoundPlant “regge” fino a 8 canali stereo contemporaneamente, quindi anche il gatto può finalmente suonare il PC premendo anche più tasti contemporaneamente senza nessuna perdita sonora.
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