I recenti eventi che hanno colpito il centro Italia causando centinaia di vittime hanno riportato tristemente alla luce la pericolosità dei terremoti. Il nostro Paese è uno dei più a rischio e lo dimostra la frequenza con cui si verificano gli eventi sismici. In questi giorni, quindi, sono tornate in auge le app sui terremoti. Ce ne sono a decine, alcune a pagamento, altre gratis; ci sono quelle che mostrano le zone dove si verificano i terremoti e altre che consentono di ricevere avvisi in tempo reale basandosi sulle segnalazioni degli utenti. Purtroppo, nessuna di queste app è in grado di prevedere il verificarsi di un terremoto, ma si limitano, in modo più o meno preciso, a visualizzare lo sciame sismico a distanza di pochi minuti dal suo verificarsi.
Su iOS, una delle app più scaricate è Terremoto che usa i dati pubblicati dall’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). La notifica non avviene in tempo reale: dal verificarsi di un evento sismico passano circa 15-30 minuti prima che possa essere visualizzato nell’applicazione. È il tempo impiegato dai sismologi per verificare e pubblicare un evento dalla sua segnalazione. La versione Pro di Terremoto è in grado di notificare anche le scosse che si verificano in altri Paesi. I dati in questo caso vengono presi da altri istituti come EMSC, USGS, GEONET, GEOSCIENCE, BGS, IGN, SSN, NRCanada, GFZ Geofon, IGP, NSC, GUC, IGEPN, INETER, SED…
Per consentire all’applicazione di visualizzare gli eventi verificatisi nelle vicinanze è necessario fornire la posizione del dispositivo. La richiesta viene visualizzata al primo avvio, ma è sempre possibile verificarlo andando in Impostazioni/Privacy/Localizzazione . Per ogni evento rilevato l’applicazione fornisce la magnitudo, la profondità, l’ora e la data, le coordinate geografiche e la distanza dal posto in cui ci troviamo.
Nella finestra principale dell’app vengono elencati in ordine cronologico gli eventi sismici rilevati. Toccando un evento si ha la vista in dettaglio sulla mappa con tutti i parametri disponibili. Toccando l’icona in alto a sinistra è possibile filtrare l’elenco selezionando solo gli eventi presenti nelle vicinanze.
Andando nella scheda Mappa si visualizzano sulla cartina gli ultimi terremoti. Il colore rosso indica le scosse delle ultime 24 ore, l’arancione quelle precedenti. Le dimensioni del simbolo indicano l’intensità del sisma. Toccando il tasto menu è possibile visualizzare gli eventi storici a partire dal 1983.
Da Impostazioni è possibile attivare le notifiche. Si può scegliere di riceverle per qualsiasi evento o impostare i filtri di magnitudo e il luogo di interesse. Con 1,99 euro si può attivare la versione Pro che consente di ricevere notifiche per i terremoti che si verificano anche in altre nazioni.
App come Terremoto non possono aiutarci a prevedere il verificarsi di un sisma, proprio per il fatto che la notifica avviene a distanza di 15-30 minuti dall’evento. Ci sono comunque app come Terremoto Allarme 2016 per Android e Sveglia! Terremoto FREE per iOS che rilevano il sisma mentre dormiamo e ci svegliano con un allarme sonoro dandoci la possibilità di metterci al riparo.
In futuro, però, potrebbero essere perfezionate delle app in grado di prevenire i sismi sfruttando i sensori integrati nei telefonini. L’Università di Houston e della United States Geological Survey ha avviato una ricerca su come l’uso del GPS integrato negli smartphone possa essere utilizzato per prevenire terremoti e tsunami. Secondo i ricercatori sarebbero sufficienti i segnali registrati da 5.000 dispositivi presenti in una stessa area metropolitana per riuscire a rilevare l’arrivo di un evento sismico e avvisare in tempo la popolazione. Se questo fosse stato possibile, nel 2011 in Giappone si sarebbero potute salvare migliaia di persone.
Partendo da questa ricerca, l’università californiana di Berkley ha realizzato l’applicazione per Android MyShake che registra i dati raccolti dall’accelerometro del telefonino e li invia al computer centrale dell’università con i dati della posizione rilevati dal GPS. Il sistema dovrebbe così riuscire a rilevare il verificarsi di un sisma nel momento iniziale, dando l’allarme in tempo per consentire al resto della popolazione di mettersi in salvo. MyShake, quindi, potrebbe notificare davvero in tempo reale un terremoto, mentre tutte le altre app attualmente presenti negli store si limitano a segnalarlo quando è già avvenuto. Si tratta di uno studio ancora in fase iniziale, ma le prospettive fanno ben sperare e il nostro telefonino un giorno potrebbe davvero salvarci la vita.