Firefox ( qui recensito ), il browser multipiattaforma di casa Mozilla, ha un fratellino! Si chiama Thunderbird ed è il programma di posta a codice aperto che vuole prendere il posto nel cuore a chi non ne può più del client di posta di sistema Outlook Express.
Il “vecchio” client email della suite Mozilla ha una vita sua ed autonomia ed ora è arrivato alla versione 1, pronto per il confronto con il famoso utente medio e la sempre più tecnologica casalinga di Voghera.
Conviene ora lo switch, ovvero il passaggio dal vecchio caro OE a quest’altro piccolo animaletto ammiccante? Nessuno vieta di usarli entrambi, anche per sperimentarne sul campo le caratteristiche più salienti.
Inutile dire che gran parte delle falle ed i problemi di sicurezza di OE affliggono solo OE, e che al pari di Firefox anche questo client di posta ha un occhio di riguardo per tutto quel che riguarda la sicurezza e la privacy. Innanzitutto perchè non esegue gli script automaticamente, è timoroso persino delle immagini all’interno dei messaggi di posta!, ed inoltre gestisce con tranquillità certificati di sicurezza e cifratura dei messaggi.
Integra una gestione ed eliminazione dello spam intelligente sulla base di segnalazioni dell’utente (questa è posta indesiderata, questa no, questa si, questa no.. e alla fine il programma impara!) che funziona bene e che è possibile configurare e personalizzare con facilità.
Gestione Password è un po nascosta nelle opzioni, così come tantissime personalizzazioni possibili per quel che riguarda gli account multipli.
Thunderbird è in grado di gestire più account in due modi differenti: buttando tutta la posta in arrivo in un unico calderone chiamato “Posta in arrivo Globale” oppure creando e gestendo tante cartelle “Arrivo, Cestino, Bozze, etc” per ogni singolo account.
Per chi è abituato a OE ed è abituato a ricevere la posta in arrivo tutta insieme (filtri permettendo!) è quindi possibile continuare a seguire il metodo OE, chi invece ha account che non vuole contaminare uno con l’altro potrà selezionare l’opzione apposita in “impostazioni account – impostazioni server – avanzate” selezionando “Posta in arrivo per l’account di questo server”.
Tutto è personalizzabile con tante belle opzioncine, anche l’aspetto con qualche bella skin, e tanto può essere aggiunto grazie alle estensioni che arricchiscono di nuove funzionalità il client. Thunderbird è a tutti gli effetti quel che l’utente vuole che sia, e non soltanto quello che esce fuori dalla software house.
Una vera e propria chicca riguarda le ricerche all’interno dei messaggi di posta, che possono essere effettuate in qualsiasi momento grazie al motorino di ricerca posto in cima all’elenco dei messaggi.
Ogni ricerca, anche molto complessa, può essere salvata sotto forma di.. cartella, che difatti appare come una cartellina corredata di una piccola lente d’ingrandimento.
In questo modo prendono vita delle “cartelle – risultato di ricerca” che si aggiornano automaticamente mano a mano che arriva nuova posta. Una meraviglia per chi riceve posta a valanga!
Un esempio? Ricercando la parola “calcetto” nel titolo del messaggio della posta in arrivo è possibile salvare la ricerca e ritrovarsi una cartellina chiamata “posta in arrivo – calcetto” nella quale vengono elencati tutti i risultati della ricerca che hanno nel titolo la parola cercata.
Ancora poco chiaro? Un altro esempio: cercando “paolo@deandreiseditore.it” nel mittente di un intero account posso creare una cartellina contenente TUTTE le email inviate dal direttore e chiamarla “paolo”. Quindi, a prescindere dalla cartellina nella quale sono state salvate, filtrate, spostate, qualsiasi email contenuta nelle cartelline “tirate d’orecchie” o “consigli preziosi” finisce comunque anche nella cartellina “Paolo” creata precedentemente perchè comunque corrisponde ai criteri di ricerca.
Poichè qualsiasi ricerca può essere trasformata in una “cartellina di ricerca salvata” in poco tempo diventa possibile avere una cartellina con tutti i messaggi con allegati, un’altra con i messaggi divisi per mese, una terza con messaggi divisi per mittente e chi più ne ha più ne smisti.
Ulteriore piccola chicca, dedicata ancora a chi ha molti messaggi da gestire, consiste nella possibilità di vedere i messaggi contenuti all’interno di una cartellina raggruppati per mittente, ad esempio, o per data, trovandosi automaticamente delle sottocartelle chiamate “oggi” “ieri” “settimana scorsa” etc etc
Con Mozilla Thunderbird è anche possibile condividere la posta tra Linux e Windows, nel caso ad esempio si abbia un computer partizionato e con i due sistemi operativi insieme. Seguendo questa semplice guida è possibile apprezzare in pieno il fatto che il programma è multipiattaforma, dato che trotterella allegramente su sistemi Windows dal 95 in poi, Linux, MacOS X, OS/2 e Solaris.
5,4,3,2,1… Thunderbirds are go!