Basato sul motore di gioco Source Engine sviluppato dalla statunitense Valve Corporation , autrice anche della piattaforma digitale Steam , Transmissions: Element 120 (da ora TE120 per semplicità) è una mod free e single player derivata dallo storico Half Life 2. Il 21 Agosto 2016 il team di sviluppo ha deciso di rilasciare il codice con licenza Open Source. Il nome del gioco deriva da un ipotetico elemento di nome unbinilio (noto anche come eka-radio ), che altro non è che un elemento della tavola periodica (tavola di Mendeleev) non ancora scoperto, avente come simbolo Ubn e numero atomico 120 .
Anche se basato su un motore grafico “ristrutturato” per l’occasione, le risorse necessarie non necessitano di macchine di ultima generazione. Per assicurarsi un gioco fluido in ogni occasione è sufficiente una CPU (AMD o Intel) Dual-Core da 2.8 GHz, almeno 2 GB di RAM e una scheda video NVIDIA 9600GT (o equivalente ATI/AMD) con 1 GB di memoria video e accelerazione 3D in hardware attivata previo uso dei driver proprietari. Risorse minori fanno girare il gioco a patto di essere meno “aggressivi” con le richieste grafiche. Lo spazio su disco si aggira intorno ai 2,5 GB. Il gioco va scaricato tramite il client Steam, ma in quanto single player non necessita di connessione Internet per giocare.
Misterioso da far paura
Dove siamo? Che giorno è oggi? Che ore sono? Perché e chi ci ha condotto in questo sconosciuto posto? Domande che non avranno risposta in TE120 almeno fino a quando non inizieremo a giocare! Ci risveglieremo in un buio e sporco vagone ferroviario in una non precisata zona degli ambienti di Half-Life 2, punto dal quale ha inizio la nostra avventura.
Dal menu generale clicchiamo sulla voce Options . Apparirà una pop-up con diversi tab. Dal primo, Difficulty , selezioniamo il livello di difficoltà: partiamo da Easy o Normal . Passiamo a Keyboard e memorizziamo i comandi e infine su Video e Advanced per regolare al meglio i parametri grafici.
Ritornati al menu principale e clicchiamo su New Game . Apparirà la pop-up omonima nella quale selezioneremo l’unico capitolo al momento attivo, Chapter1 Wake . I rimanenti si attiveranno con il procedere del gioco. Selezionato il capitolo clicchiamo sul pulsante Start new game per iniziare.
Dopo un’introduzione brevissima, e praticamente al buio, inizieremo dall’interno di un vagone merci ferroviario. Spostiamoci verso la luce che penetra dalla portiera accostata e una volta vicino a essa pigiamo il tasto E per aprirla. Scendiamo dal vagone. Quanto visibile in figura è l’ambiente che ci si prospetta davanti.
Dirigiamoci verso destra e procediamo verso l’ultimo vagone presente sul binario. Le scatole di legno (o cartone) che ostacolano il cammino possiamo spostarle o prenderle (tasto E ) e rilasciarle (stesso tasto): una scatola di legno dovremo utilizzarla per salire sull’ultimo vagone e prendere il crowbar (levachiodi o piede di porco) appoggiato sul bancale.
Torniamo indietro, saliamo la scaletta (passo precedente) e con il piede di porco spacchiamo il lucchetto. A partire da questo punto inizia la nostra avventura. Apriamo la porta, accendiamo la torcia (tasto F ) ed ecco la prima persona ammazzata. Non possiamo fare nulla per lui. Nel passargli davanti gli prenderemo l’arma presente ai suoi piedi.
Procediamo con cautela perché da lì a pochi metri dovremo abbattere (o con la pistola o con il crowbar) il primo ragno gigante e solo dopo proseguire. Ma dopo pochi metri ecco un’altra nuova creatura ostacolarci il cammino: uno zombie. Inutile dire che dovremo abbatterlo. Prima di procedere nel condotto saliamo la scaletta sul muro opposto.
Arrivati in cima prendiamo il contenuto della scatola dopo averla spaccata. Scendiamo e passando davanti al soldato morto ne prenderemo l’arma. Accendiamo la torcia e percorriamo il condotto il quale sbucherà in un’altra camera: occhio agli strani essere appesi al soffitto che possono agguantare tutto ciò che passa di lì attraverso i loro tentacoli.
La prima cosa sarà abbattere lo zombie che vuole entrare nella sezione recintata e nella quale, al momento, non possiamo accedervi nemmeno noi. Giriamoci intorno sulla piattaforma di cemento fino a trovare un tombino: scendiamo nel sotterraneo e procediamo nell’altro condotto ma prima di entrare nella camera successiva spegniamo la torcia.
Entrati nella nuova camera in fondo vedremo una piccola luce. È il laser del mitragliatore automatico. Il sistema è sensibile alla luce pertanto se provassimo ad accendere la torcia si metterebbe subito in funzione sparando in direzione della luce. Per capire dove siamo seguiamo il suggerimento riportato nell’articolo. Scivoliamo dal condotto e procediamo.
Un primo passo è il raggiungimento della camera (in figura) dove è presente la prima vera arma, lo Zero Point Energy Projector che permette al giocatore di fare salti di diversi metri, atterrare in modalità soft, distruggere pareti e molto altro ancora. Per comprenderne l’uso è sufficiente puntare sul muro con su scritto MIKE , premere il tasto Z e leggere le istruzioni.
Giocando si possono notare dei codici a barre bidimensionali sui muri: sono i cosiddetti QR code. Durante le sessioni di gioco suggeriamo di leggerli tutti poiché forniscono (purtroppo solo in inglese poiché il gioco non è localizzato in italiano) una serie di suggerimenti lasciati da chi ci ha preceduto. Per leggerli (decodificarli) è sufficiente puntarli e premere il tasto Z .
Un consiglio: non manteniamo la torcia sempre accesa, ma utilizziamola solo quando effettivamente serve; ad esempio nei condotti di aerazione o fognari dove è buio ed è un problema muoversi. Da osservare che al buio gli zombie non distinguono nulla, nemmeno al tocco. Per questo motivo non utilizziamo mai (almeno laddove possibile) la torcia in presenza di zombie poiché verremo attaccati. Un tale accorgimento ci tornerà utile per raggiungere il primo step di gioco: per raggiungere la camera dovremo aprire la relativa porta armeggiando con un verricello, ma per compiere questa azione dovremo gettarci, letteralmente, nella fossa degli zombie e questo possiamo farlo solo se le luci sono spente così come la nostra torcia. Altro elemento sensibile alla luce sono i mitragliatori automatici i quali, prima di iniziare a sparare, puntano il bersaglio da dove arriva la luce emettono degli avvisi acustici e iniziano a sparare solo dopo circa 1 secondo. Questo ci fornisce un leggero vantaggio perché possiamo sempre accendere per brevi flash la torcia al fine di capire in che punto della stanza ci troviamo.