Gratuito, completo e complesso, UBCD è una soluzione per molti problemi del disco o del sistema. Consiste in una grandissima serie di utility da utilizzare anche in assenza del sistema operativo, o nel caso in cui il sistema operativo sia per qualche motivo danneggiato o comunque non utilizzabile.
Tante piccole utility che si utilizzavano un tempo anche “da dischetto” sono disponibili tutte insieme qui, dedicate anche a chi ha un computer recente nel quale il lettore dei floppy disk – ahimé – non è più presente.
Dischetti di cui non si sente più il bisogno di fronte ai tantissimi strumenti contenuti in queste centinaia di MB da masterizzare su un Cd d’avvio. UBCD viene distribuito come immagine ISO da masterizzare su CdRom (con ad esempio Nero “Scrivi immagine” ma anche Microburner o DeepBurner o BurnCDCC ).
Una volta creato il CD, può esser necessario modificare il BIOS della macchina sulla quale si necessita di operare, per far sì che il sistema si avvii dal CdRom e non dal disco fisso, modificando il cosiddetto “boot” del computer.
Ultimate Boot CD al suo avvio lancia una versione ridottissima di Linux che consente di riconoscere ed utilizzare al volo dischi fissi, mouse, cdrom e altre periferiche. Mostra un semplice menù dal quale scegliere una delle varie categorie di strumenti:
Hard Disk Installation, Hard Disk Diagnosis (più di una dozzina di strumenti di analisi e recupero HD), Hard Disk Wiping (per azzerare in sicurezza tutto il contenuto di un disco con vari strumenti), Hard Disk Cloning (clonare è meglio che copiare, a volte), Partition tools (formattare e partizionare dischi grandi con tantissimi strumenti gratuiti), Boot Managers (per entrare nella configurazione dell’avvio del sistema nei minimi dettagli) ed ancora utility per controllare il processore, la memoria, le periferiche, le porte, il BIOS e altro ancora.
Non mancano gli antivirus (ben 4!) e paradossalmente anche delle utility per creare… floppy disk autopartenti con dei sistemi minimi (FreeDOS, OpenDOS etc).
Va sottolineato che la maggior parte degli strumenti presenti, nonché il modo in cui vengono utilizzati (spesso a riga di comando, o con interfacce molto semplificate), e la potenza di certe applicazioni (formattare, partizionare, etc) richiedono una consapevolezza di quel che si fa molto alta, soprattutto se sul sistema sono presenti dati importanti o personali.
UBCD è dedicato soprattutto agli smanettoni, o comunque a chi legge le istruzioni attentamente prima di cliccare su “formatto 160GB?” senza pensarci due volte.
Il pacchetto viene distribuito nella versione Basic o Full, e quest’ultima (provata per la recensione) contiene una versione molto ridotta di Linux che serve per il riconoscimento di periferiche e dischi, oltre ad offrire una grande serie di comandi e driver.
Ma UBCD in fondo è solo un piatto precotto, per i pigri e per chi si accontenta. Personalizzare questo disco di boot non è lavoro per tutti, ma visto che non può includere materiali protetti da licenze o gli ultimi aggiornamenti antivirus è comunque possibile creare un “proprio” UBCD su misura. Un boot per tutti i palati e le esigenze, insomma, con un occhio di riguardo a tutto ciò che riguarda controllo ed analisi dell’hardware.