Che gran mazzate! Sono mazzate vere quelle che si dispensano copiose in questo giochino del 2002 che consente anche di dimenticare che siamo nel 2007, non perché sia ambientato nel passato assai remoto, quanto per una grafica così terribile che ricorda gli albori del mondo del videogioco. 20 anni fa capitava di comprare in edicola una CASSETTA per il C64 e ritrovarsi di fronte a giochi così sfigati … Ma si giocava lo stesso e con gioia! Preistorico platform di stile e di fatto insomma, questo gioco di nome “Unga Bunga” doveva essere recensito semplicemente perché portava un nome simile e perché può divertire chi ama un gaming sempliciotto.
Giocando si impersona un cavernicolo dotato di clava, vestito di pelli, in un mondo abitato da buffi e placidi alci, orsacchiotti che si rivelano essere feroci, altri cavernicoli, uomini protetti da armature, vegetazione, caverne. Scopo del gioco: prendere a mazzate tutti e talvolta, se capita, fare punti.
“Unga bunga” dev’essere stato a pagamento (lo era! 5$ ndr.), ma attualmente la casa che ne permette il download dice chiaramente “completamente gratuito, niente spyware, niente adware, niente demo”.
È un gioco bidimensionale, si gioca usando la tastiera (movimento, salto, mazzate, azione), e non è possibile scegliere quali tasti usare: in compenso è possibile giocare da soli, in due o in tre cavernicoli, tutti insieme appassionatamente sulla stessa tastiera a mazziarsi a vicenda.
Nella modalità “standard”, l’unica se si gioca da soli, tutto il mondo va preso a gran mazzate: alcini, orsi, uomini in armatura… pim, pum, pam! gran botte in testa: altamente culturale ed educativo (questo lo scopo principale del gioco Unga Bunga, basta il nome per capirlo immediatamente).
Per dare migliori mazzate ci si può nascondere tra la vegetazione, salire sugli alberi, saltare, passare da una “caverna passaggio segreto” ad un’altra. Talvolta le vittime diventano cibo: dei prosciuttoni che aumentano il punteggio oppure la “tecnologia”. Le armi a disposizione possono così divenire clave, clave più grosse, torce, lance, arco e frecce, oppure tagliole. Sono inoltre disponibili dei (ehm) “medkit” per aumentare o recuperare la “salute”.
In un determinato periodo di tempo, lo scopo è fare il punteggio più alto possibile. A disposizione 15 schermi.
Su certe piattaforme si trova uno stereo che va 1) preso a mazzate per togliere la musica 2) utilizzato per scegliere della musica… rock (appropriata alternativa alla simpatica musica cavernicola “uh” “ah!” probabilmente registrata dall’autore e qualche amico suo).
Nella modalità “Deathmach” (wow!), accessibile a 2 o 3 giocatori contemporeneamente (sempre fianco a fianco su una sola tastiera!) tutto l’ambiente non varia molto da quanto descritto sopra: è però possibile selezionare diversi parametri prima di iniziare a giocare in questa modalità; i punti si fanno accoppando gli altri cavernicoli, giocando a punti, a tempo oppure all’ultimo che rimane in piedi.
La terza modalità “Stockpile” movimenta un po’ il meccanismo unendo una sorta di “acchiapparella cavernicolo” al raffinato gioco di mazzate, colpi di lancia e così via: uno dei cavernicoli, quello che indossa un copricapo (il “re”) può accumulare punteggio uccidendo animali, gli altri cavernicoli invece cercando di far fuori il “re”. In questo modo possono divenire a loro volta “re” e avere la possibilità di fare punti fino a che non arriverà il più forte e diverrà “re” a sua volta… e così via. Manca solo il parlamento e pare il telegiornale!
Quel che è sicuro è che nel preistorico mondo selvaggio, nessuno è tuo amico… e son mazzate per tutti. Adatto a grandi e piccini!;)( GF )