Abbasso la vignettatura involontaria! Come ricorda il Demauro Paravia si tratta di “un procedimento che consente di isolare e far risaltare l’immagine principale rendendo sfumato il contorno”.
Un effetto molto utilizzato in fase di fotoritocco, ma che molto spesso compare involontariamente sulle fotografie per tanti motivi differenti: ottiche di scarsa qualità, paraluce non idonei e altro ancora, come ricorda Wikipedia .
Vignetting Reducer (il riduttore di vignettatura) serve proprio per tentare di eliminare dalla fotografia originale quei bordi oscurati, utilizzando un apposito filtro che ha bisogno però di uno scatto fotografico su misura per essere utilizzato.
Se e quando ci si accorge del difetto della propria macchina fotografica, o dell’obiettivo utilizzato, è sufficiente scattare una fotografia ad un muro bianco ma anche verso un cielo senza nuvole. Una superficie chiara e illuminata in maniera uniforme va più che bene per creare una “maschera”, indispensabile per utilizzare questo programma.
A questo punto entra in gioco Vignetting Reducer: la piccola e semplice interfaccia consente di caricare la maschera ottenuta, e poi qualsiasi altra fotografia scattata con lo stesso obiettivo o macchina. Teoricamente, se l’effetto vignettatura è lo stesso nella maschera e nella foto da modificare, sovrapponendo le due immagini utilizzando il filtro e le opzioni del programma si può quasi sempre riuscire ad eliminare i bordi scuri e salvare finalmente l’immagine modificata.
Un metodo apparentemente complesso, ma non lo è, ed apparentemente infallibile, ma non lo è. Smanettando con le opzioni, o tagliando anche un po’ di bordo utilizzando la funzione “Crop” di Vignetting Reducer, i risultati sono quasi sempre buoni, a volte ottimi altre meno.
Ma uno strumento in più per il fotografo casalingo, o professionale, fa sempre comodo. ( FZ )
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