Microsoft, in piena competizione del presente e futuro mercato della “virtualizzazione”, ha pensato bene di regalare la versione 2004 di Virtual Pc in attesa di sfornare la più completa versione 2007, che dovrebbe avere lo stesso prezzo.
Si tratta di uno storico programma che consente di installare un sistema operativo “dentro” il sistema operativo, creando e gestendo un vero e proprio “pc virtuale” indipendente dal Pc sul quale viene utilizzato il programma.
In parole semplici un “Pc virtuale” è una specie di “emulatore hardware” che simula la presenza di hard disk, schede audio, video etc etc, consentendo di installare altri sistemi dentro Windows (ma non solo) per gli utilizzi più svariati. Ad esempio per utilizzare programmi che funzionano solo con vecchi sistemi, o per provare programmi senza utilizzare (e riempire!) il sistema operativo utilizzato.
Per questo motivo Virtual Pc 2004, gratuito ed in italiano, una volta lanciato non fa assolutamente nulla: bisogna creare una macchina virtuale per sfruttarne le caratteristiche e le bontà, e quindi installare il nuovo sistema operativo “ospite” che sarà possibile utilizzare soltanto attraverso la finestra di Virtual PC.
Va sottolineato che non è necessaria nessuna partizione del disco aggiuntiva, nè si rischia di intaccare il sistema modificando l’esistente. L’unica cosa che serve è tanto spazio su disco, ed un po’ di memoria RAM da dedicare al “computer virtuale”.
Un esempio: installare Xp dentro Xp
Poniamo il caso che si voglia avere un intero Xp dentro Xp, per provare programmi o per altri scopi. Dalla piccola finestra “Console Virtual Pc”, cliccando su “Nuovo”, si entra nella procedura guidata per creare una nuova macchina virtuale. Una volta scelto il tipo di sistema che si vuol installare, in questo caso XP, bisogna decidere quanta RAM dedicare al computer virtuale ospite o lasciare che il programma la configuri automaticamente.
Per installare un sistema operativo è necessario un disco fisso, e visto che si tratta di computer virtuali bisogna creare un disco virtuale sul quale memorizzare tutti i file, applicazioni e dati.
Tutto quel che gira e funziona nel computer virtuale viene memorizzato in uno o più dischi virtuali, che appaiono all’utente come semplici file “-vhd”. Virtual PC può automatizzare completamente anche questo passo, ma il consiglio è quello di creare un disco virtuale di dimensioni fisse (es: 2Gb). In tal modo il programma crea un file di quelle dimensioni ed utilizzerà sempre quello spazio su disco, altrimenti (di default) Virtual PC crea dischi a dimensione variabile, una soluzione che in certi casi può comunque rivelarsi più comoda.
Il disco c’è, la RAM anche, manca il sistema da installare! Virtual PC può leggere CdRom direttamente dal lettore presente sul computer “reale” ma può anche acquisire ed utilizzare immagini ISO di dischi e floppy disk. Questo significa che per installare un sistema operativo ospite è necessario comunque disporre del disco originale (in questo caso il disco di installazione di XP) o della sua immagine ISO precedentemente scaricata in qualche parte del disco fisso.
Proseguendo questa procedura d’esempio (per ottenere un Xp dentro Xp) è sufficiente quindi inserire il CdRom di XP e seguire tutta la procedura di installazione “in finestra”. Se il puntatore del mouse viene “imprigionato” dalla finestra del programma.. niente paura. Premendo il tasto “maiuscolo” destro lo si può liberare e continuarlo ad usare nel sistema operativo “reale” per tutte le altre applicazioni.
Durante l’installazione può essere comodo anche visualizzare il sistema operativo virtuale a tutto schermo, premendo “Maiuscolo+Invio”, ripristinabile in finestra premendo la stessa combinazione di tasti.
Al termine dell’installazione, un altro XP funziona e corre (un po’ meno di quello reale) all’interno di una finestra sul desktop di Xp, utilizzando risorse hardware virtuali (meno performanti di quelle reali) ma comunque sufficienti per un utilizzo normale.
Per chi non ha mai usato macchine virtuali va sottolineata la comodità di poter “congelare” con un clic lo stato attuale del sistema (con finestre e programmi aperti) e recuperarlo in qualsiasi momento dalla piccola Console di Virtual Pc.
La configurazione delle macchine virtuali create può essere modificata in qualsiasi momento, aggiungendo dischi virtuali e non, CdRom ed immagini ISO, porte parallele, seriali e di rete, e modificando la quantità di memoria allocata per il sistema ospitato.
Virtual PC può creare, gestire e far utilizzare più sistemi virtuali contemporaneamente (es: Xp, 98, 2000, DOS…) ed anche se questa versione 2004 gratuita viene consigliata ufficialmente per un utilizzo sotto Windows XP Professional può funzionare anche con la versione Home.
Al termine dell’installazione del sistema operativo virtual, e grazie a Virtual Pc, è buona norma seguirne il consiglio ed installare con un clic dal menu “Azione” le cosiddette “Virtual Machine Additions”. Il programma, in modo completamente automatico, aggiorna così la “macchina virtuale” velocizzando il Virtual PC ed ottimizzando il modo in cui interagisce con il sistema “reale”. Rende soprattutto più semplice l’uso del mouse che può così passare dalla finestra del sistema ospite al sistema reale direttamente, senza premere ogni volta il tasto maiuscolo.
La virtualizzazione di altri sistemi non è ufficialmente supportata: per “emulare” ad esempio computer virtuali con Linux, Microsoft consiglia le nuove versioni aggiornate in arrivo del programma. Questo non significa che non sia possibile provare ad installare qualche distribuzione di Linux per assaggiarla ed utilizzarla, tenendo conto delle limitazioni hardware che la virtualizzazione di Virtual PC 2004 offre. Durante le prove una versione di Mandriva Linux 2006 ed una distribuzione Kubuntu sono state installate e provate senza nessun problema, a parte la lentezza.
L’esempio di utilizzo (XP dentro XP) era volutamente semplice, ma la virtualizzazione e la possibilità di utilizzare “macchine non fisiche” è una esigenza sempre più diffusa anche in ambiti professionali: le soluzioni “pro” di VmWare ad esempio consentono anche ad utenti di altri sistemi (Mac, Linux) di poter utilizzare sistemi differenti dal proprio contemporaneamente sulla stessa macchina reale. Virtual Pc 2007, di prossima uscita e gratuito, offrirà un maggior supporto ad altri sistemi (Linux in primis) oltre a maggior velocità e comodità.
Per gli appassionati, o per chi vuol far un uso di tali macchine non-fisiche che va oltre il semplice divertimento e passatempo, è senza dubbio interessante seguire anche il percorso di liberazione delle licenze dei vari formati di “dischi virtuali”, visto che al momento ogni programma di virtualizzazione utilizza sempre e solo il proprio formato. Scambiare immagini di dischi virtuali, o utilizzare lo stesso disco virtuale con più sistemi, è una possibilità dietro l’angolo destinata a renderle sempre più comuni e diffuse.
Già con questa piccola, grande, versione di Virtual Pc 2004 è possibile, ad esempio, configurare un intera macchina con Win98 e salvare alla fine su un Dvd vergine il disco virtuale ed il piccolo file di configurazione creato dal programma (es: “Win98.vmc”). In questo modo si ottiene un dischetto contenente non solo un sistema operativo, ma un intera “macchina” funzionante tramite Virtual PC, su qualsiasi Pc, contenente dati ed applicazioni già installate e funzionanti. Utile? Molto.
È per questo che sentiremo sempre più spesso parlare di virtualizzazioni, ed è questo il motivo per cui VmWare regala il “player” di macchine virtuali create con quel sistema, mentre Microsoft ha reso disponibile a tutti anche questo strumento per creare ed usare Pc virtuali.
Gli utenti Apple/Mac (antichi e primi utilizzatori di Virtual Pc, quando era ancora marcato Connectix e serviva principalmente per utilizzare applicazioni Win su Mac) restano a bocca asciutta.
Non solo la versione Mac di VirtualPC è ancora a pagamento (129$, qui recensita ), ma non è compatibile con i nuovi computer Apple “Intel” né sarà mai aggiornata, come ricorda MacWorld .
D’altronde con utility come Boot Camp e la possibilità di installare Windows in maniera nativa, e non virtuale, gli utenti Apple che hanno bisogno o voglia di Xp e dintorni sono già accontentati, senza dimenticare che il “colosso” VmWare ha da sempre un occhio di riguardo per i professionisti della Mela.
NB: cliccare sul bottone +Download in cima alla scheda per raggiungere direttamente il link al download di Virtual Pc 2004 in italiano