È primavera, i fiori di pesco scendono silenziosamente dagli alberi. Nel giardino Zen un piccolo monaco con vestitini intercambiabili sta per cominciare a pettinare il suo rilassante giardino Zen. Poche pietre, tanta sabbia, un rastrello e religiosa pazienza.
Poche regole, da rispettare in silenzio. Il monaco pettina la sabbia lungo linee rette finché non urta un sasso o esce dal giardino. E, soprattutto, non può mai passare sulla sabbia già pettinata: rischia di trasformarsi in una manciata di polvere che vola via mischiandosi con la sabbia del giardino Zen, come in un film di Kurosawa.
Per muovere il monaco si può usare il mouse o la tastiera, e l’obiettivo è quello di pettinare amorevolmente tutto il giardino col proprio rastrello. Nessun limite di tempo, nessun alieno da vaporizzare, nessuna corsa adrenalinica nei bassifondi, nessun proiettile e niente sangue durante l’azione, lenta e meditativa, di questo originalissimo videogame.
Disponibile per Windows e OsX in versione DEMO giocabile, ma solo per pochi livelli, Zen Puzzle Garden completo costa una ventina di dollari e consente anche di creare giardini personalizzati in maniera molto semplice.
Sul sito sono anche disponibili le soluzioni e consigli per terminare tutti i livelli. Se una parte del divertimento consiste nel trovare la soluzione è altrettanto vero che un gioco “zen” non può innervosire a tal punto da far dimenticare la pace che regna nel suo gameplay: un koto accompagna con un arpeggio ogni tracciato disegnato, e le stagioni si susseguono nel suo paesaggio visualizzato dal gioco.
5 soli livelli per la versione gratuita, ben 64 (16 per ogni stagione) nella versione completa. Durante il gioco è possibile tornare indietro sui propri passi, nel senso che è possibile annullare tutti i tracciati “pettinati” a ritroso e provare nuovi disegni e strategie per completare le opere. La pace interiore non ha prezzo, ed i giardini Zen nei mercatini costano di più.
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