Quello che potrebbe sembrare l’ennesimo robot per le pulizie della casa non è invece semplicemente l’ennesima iterazione della specie. Sono infatti molti gli elementi che contraddistinguono il servizio del nuovo Dreame D10 Plus, tanti piccoli tasselli incastonati che trasformano il modo di pensare alle pulizie casalinghe dimenticando quel che offrono i dispositivi di gran parte della concorrenza. A cambiare è la percezione, perché velocità, precisione e capacità di pulizia del D10 Plus lo rendono un alleato preziosissimo.
Lo abbiamo provato per alcune settimane in vista del lancio (clicca qui per acquistarlo subito). Lo abbiamo seguito laddove puoi comprendere la differenza tra un robot efficiente e uno con minori capacità. Abbiamo cercato la logica nei suoi spostamenti negli spazi e abbiamo approfondito le capacità della sua app dedicata. Infine ci siamo messi alla tastiera per mettere nero su bianco le nostre sensazioni. Prima di cominciare, però, fermiamo il suo ciclo quotidiano:
Alexa, ferma Dreame.
Bene, sta tornando alla postazione di ricarica. Possiamo cominciare.
Dreame D10 Plus
Chi ancora non conosce la linea di robot Dreame (brand partner del gruppo Xiaomi) non potrà che far cadere l’occhio sulla torretta superiore sempre in movimento. Quello che potrebbe sembrare un impiccio per il passaggio negli anfratti più bassi, infatti, è in realtà uno dei principali valori aggiunti di questo dispositivo. E da qui bisogna partire.
La precisione
Nella torretta, infatti, è alloggiato un sofisticato sistema Lidar in grado di scansionare ad alta velocità lo spazio circostante, costruendo un modello accurato degli ostacoli e dei muri per poter ricostruire una mappa precisa degli ambienti che si andranno a memorizzare per le successive pulizie.
Il Lidar, tanto per intendersi, è la medesima tecnologia che si è affermata sulla mobilità autonoma: poter “vedere” la realtà circostante attraverso una digitalizzazione in tempo reale del contesto significa potersi muovere in base ai punti di riferimento ed in modo da evitare inoltre possibili improvvisi ostacoli. Basterà seguire la prima operazione di mappatura per comprendere quanto il Lidar porti avanti il discorso con grande velocità e precisione, scrutando ogni angolo in cerca di passaggi, oggetti, sedie, tavoli e quant’altro.
Nel giro di pochi minuti di avanscoperta, il Dreame D10 Plus avrà ricostruito con grande precisione ogni angolo della casa. Per “precisione” bisogna intendersi con una similitudine che possa meglio spiegarsi: se gran parte dei robot ricostruisce la mappa in 8bit, il D10 Plus ne fa una caratterizzazione in FullHD. Il che cambia tutto, ovviamente, poiché gli ostacoli non sono più macigni in mezzo allo spazio, ma piccoli pixel da aggirare e gestire.
La precisione non è fine a sé stessa: è il passo prima di ciò che viene in seguito, di quei dribbling eseguiti facendo perno sulla ruota destra per circumnavigare gli ostacoli, appoggiando la spazzola all’interno e catturando ogni briciola possa essere rimasta. Precisione vuol dire strategia e calcolo: la mappa non è soltanto organizzazione del lavoro, ma è comprensione del contesto e azione conseguente.
La velocità
La velocità non va letta come una semplice formula matematica che divide lo spazio con il tempo da un punto A ad un punto B, perché la casa è un ambiente bidimensionale (in termini di spostamento) e perché i percorsi non sono lineari. Se la semplice velocità è più che apprezzabile, lo è ancora di più la capacità di costruire i percorsi di pulizia e le traslazioni tra un ambiente ed un altro. I percorsi di pulizia possono sembrare in alcuni casi illogici, ma seguendo sulla mappa l’incedere del robot sarà molto semplice comprendere i motivi di scelte che portano a costruire tracce che alternano un locale con un altro pur di abbattere i tempi morti o le traslazioni al di sopra di superfici già precedentemente pulite.
Quando il robot deve spostarsi da un punto all’altro al termine del completamento della pulizia di un vano, invece, ecco che vengono costruiti veri e propri traccianti, estremamente precisi, che sviluppano diagonali verso il punto di destinazione al fine di raggiungere lo stesso nel minor tempo possibile. Gli scostamenti sulle rette di spostamento sono molto graduali e mirati, evidenziando tanto una struttura equilibrata, quanto una grande capacità del software di gestire gli spazi. Il Lidar, in tutto ciò, è chiaramente un alleato irrinunciabile poiché permette di avere una sensoristica sempre attiva, con una ricalibrazione continua dello spazio, del perimetro e degli ostacoli emergenti sul percorso.
La pulizia
L’aspetto che si fa notare nella componentistica del Dreame D10 Plus è la particolare spazzola a tre razze sviluppata in gomma morbida con un lungo pettine in punta. La morbidezza rende la spazzola molto elastica, consentendo un avvicinamento estremo agli ostacoli senza timore alcuno di poter rovinare, graffiare o incidere alcuna superficie. Il meccanismo di aspirazione è quello ormai standard per il comparto, ma con un vantaggio aggiuntivo: la sede esterna di deposito dello sporco, parte integrante del D10 Plus, ha una potenza di aspirazione particolarmente efficace ed in soli 10 secondi la procedura è terminata: il Dreame resta in carica, svuotato della polvere raccolta, e soltanto dopo circa 45 giorni di attività sarà necessario mettere mano al sacchetto per svuotarlo.
Per molti giorni, insomma, Dreame sarà sostituto completo delle pulizie di casa, senza richiedere interventi particolari: a pulire ci pensa lui, a studiare, lavorare e divertirti puoi pensarci tu. E quando finisce ti manda una notifica: la ricarica è iniziata, tra 150 minuti al massimo sarà nuovamente al 100% della propria autonomia pronto per nuove esigenze.
Interessante, su questo aspetto, è notare come la batteria da 5200 mAh sia di gran lunga una delle più capaci del settore: questo elemento consente l’utilizzo di ritmi di aspirazione maggiori e cicli di pulizia più lunghi, ottimizzando tempi e percorsi senza dover incorrere in ricariche che non siano esclusivamente isolate al tempo tra un ciclo ed un altro. Quando il robot identifica un passaggio sul tappeto, ad esempio, la velocità di aspirazione viene automaticamente accelerata: case con molti tappeti potrebbero richiedere maggior dispendio e richiedere maggior autonoma, ma tutto ciò non è un problema di fronte a 5200 mAh di bontà.
Una nota a parte la merita invece il panno integrato che, oltre all’aspirazione dei residui sul pavimento, consente anche la pulizia della superficie calpestabile.
Il “plus” di cui gode il Dreame D10 Plus è nella facilità di utilizzo, montaggio e smontaggio: il robot non va sollevato, né aperto, né serve alcuna operazione propedeutica: il panno viene infilato in apposite guide e quindi fermato con un meccanismo a strappo. Lo slot di pulizia (un vano per l’acqua ed il panno di strofinamento) si incastra frontalmente e può essere asportato con due semplici click laterali. Il panno può quindi essere sfilato, lavato sotto acqua e infine asciugato affinché sia pronto al ciclo successivo.
La nostra prova su pavimento pulito ha dimostrato la capacità del panno di rendere la pulizia ancor più approfondita, rivelando il Dreame come un compagno ideale soprattutto per chi ha animali in casa – dove quindi il residuo di polvere e peli richiede una pulizia più continua e precisa. Il panno umido (la cui sostituzione può avvenire anche solo dopo 3/6 mesi) rende più completo il servizio e la facilità con cui può essere gestito è ciò che ne renderà più facile l’adozione quotidiana. Il residuo di umidità lasciato sul pavimento, inoltre, è minimo e l’asciugatura è pertanto estremamente rapida e discreta. Al termine non resta che pulire il panno sotto un getto d’acqua, lasciarlo asciugare e quindi lo si potrà rimettere in servizio senza dover acquistare continuamente nuovi accessori come da costo nascosto di altri dispositivi rivali.
Packaging
Wow. Se sei un appassionato di unboxing, o se semplicemente apprezzi i prodigi del buon design, dopo averlo acquistato non potrai che apprezzare la qualità di un confezionamento a scrigno che svela gli elementi uno ad uno, nel giusto ordine, ben separati in differenti scompartimenti ed occupando il minor spazio possibile. Un packaging di alto livello che rivela la qualità del progetto complessivo.
L’ordine della confezione risulterà prezioso soprattutto alla prima installazione, quando i pezzi vengono estratti ed assemblati prima di passare rapidamente al primo giro di perlustrazione nel nuovo ambiente di pulizia.
App e Alexa
Non appena aperta la confezione (così come direttamente sulla scocca del robot) è possibile trovare un QR Code che permette di scaricare l’app dedicata per la gestione remota del robot. Una volta effettuata l’installazione, l’app si occuperà di riconoscere il D10 Plus in prossimità e quindi di attivarne la connettività alla rete Wifi domestica. A questo punto il robot è connesso ed è possibile dialogarvi direttamente tramite l’app.
La prima operazione necessaria è quella della mappatura dell’ambiente. Le qualità del Lidar sono evidenti seguendo le prime fasi della mappatura stessa, poiché si possono osservare i “raggi” che il sensore traccia attorno a sé durante la prima ricostruzione di un ambiente ancora sconosciuto al sistema. Al termine dell’operazione, l’app consente di:
- definire la modalità di pulizia (solo aspirazione, o aspirazione e panno umido)
- definire la potenza di aspirazione
- definire i volumi d’acqua utilizzati
- definire zone vietate o muri virtuali, che il robot non andrà pertanto a violare durante i propri spostamenti
- definire zone mirate, chiedendo quindi interventi di pulizia estremamente rapidi e precisi
- gestire mappe multipiano per poter spostare il robot in altri locali su case di maggiori dimensioni
- gestire la frequenza delle operazioni di auto-svuotamento dopo il rientro alla base
- programmare i cicli di pulizia
- valutare il tempo residuo delle componenti prima di un utile cambio che salvaguardi l’efficienza della pulizia
A tutto ciò si aggiungono l’aggiornamento firmware quando necessario (ma durante le nostre prove non abbiamo incontrato glitch alcuno), il cambio del nome del device, la gestione delle sedi di ricarica, la condivisione del dispositivo con altri familiari e altro ancora. Il cambio del nome, in particolare, è particolarmente simpatico poiché tale nomenclatura sarà quella riconosciuta da Alexa. Se si chiama il proprio Dreame “Superman”, basterà dire “Alexa, avvia Superman” per far partire il robot: un vezzo che risulterà immediatamente simpatico e gradito.
Installando l’apposita skill su Alexa sarà possibile creare la connessione tra il proprio Dreame e il proprio account Alexa, consentendo così il controllo tramite comando vocale: a questo punto diventa possibile trasmettere i comandi di invio e di blocco del robot direttamente a voce, parlando con il proprio assistente vocale tramite qualsiasi dispositivo compatibile (ad esempio Amazon Echo). Medesime funzioni sono disponibili anche attraverso l’Assistente Google.
Dreame D10 Plus: la nostra esperienza
Testare un robot per le pulizie non è complesso: si sporca il pavimento con varie sostanze e quindi si avvia il dispositivo per vedere cosa succede. Il risultato con il Dreame D10 Plus è stato eccellente, palesando velocità di pulizia ed estrema precisione nel passaggio in ogni angolo, in ogni stanza, su ogni superficie.
Ma c’è di più. Un conto è effettuare un test circostanziato per vedere se il robot è in grado di eseguire la missione, altra cosa è capire come tale compito venga portato a compimento. In questo aspetto c’è il profilo più interessante del Dreame D10 Plus, perché capirne la logica significa non soltanto apprezzarlo, ma anche potervi riporre fiducia.
Andare in vacanza un paio di settimane sapendo che al rientro il pavimento sarà perfettamente pulito grazie al lavoro di un robot che con un lidar andrà a togliere la polvere in ogni singolo angolo della casa, facendocela trovare perfetta al rientro, è rassicurante: significa mettere davvero un piede nella dimensione della smart home; significa davvero poter delegare un compito; significa davvero potersi affidare alla tecnologia senza dover essere continuamente al servizio di quegli stessi strumenti che dovrebbero facilitarci la vita.
Dreame D10 Plus non fa solo il proprio mestiere, ma toglie realmente ogni pensiero a chi vive la casa e da un robot simile vorrebbe un aiuto concreto: nel momento in cui ti rendi conto che alle pulizie non ci pensi più, ecco che la recensione è terminata e il Dreame D10 Plus ha raccontato al meglio tutto quel che può e sa fare.
L’acquisto può essere effettuato qui. A questo link è invece possibile ottenere una Dust Bag in omaggio compilando un semplice form.
In collaborazione con Dreame