Google ha acquisito Titan Aerospace , azienda del New Mexico specializzata nella produzione di droni alimentati da energia solare capaci di volare ininterrottamente per anni.
Titan ha in catalogo due modelli di drone, denominati Solara 50 e Solara 60, capaci di spiccare il volo alimentati dalle batterie interne e quindi sfruttare i raggi del Sole per restare in volo per milioni di chilometri a oltre 20mila metri d’altitudine . A questa quota sono in grado di portare strumentazione per oltre 30 chilogrammi e sono stati originariamente pensati come alternativa ai satelliti meteorologici.
Si tratta degli stessi droni che le indiscrezioni dicevano interessassero a Facebook: in questo caso erano in particolare legati al progetto Internet.org che intende portare la Rete là dove oggi non c’è, ma alla fine con lo stesso obiettivo il social network ha acquisito la britannica Ascenta.
Come nel caso di Facebook, l’obiettivo di Mountain View sembra essere quello di avere un’alternativa economica ai satelliti: Titan Aerospace, ora nella scuderia di Google, contribuirà al suo Project Loon, che intende dispensare connettività senza fili agli angoli più remoti (e meno interconnessi) del Pianeta. Originariamente il progetto era quello di impiegare palloni aerostatici, ma ora sembrano decisamente troppo soggetti alle condizioni meteorologiche.
Dopo l’acquisizione da parte di Mountain View non dovrebbe cambiare molto nella vita dell’azienda che – con i suoi circa 20 impiegati – rimarrà in New Mexico sempre sotto la guida del CEO Vern Raburn.
Sempre nell’ambito della robotica, Google aveva già fatto proprie altre sette aziende tra cui Boston Dynamics e la giapponese Schaft, entrambe ex contractor di DARPA: nonostante questo Google ha rifiutato i fondi offertigli dall’esercito degli Stati Uniti.
Mountain View sembra da ultimo anche aver messo le mani su Savioke, startup che si dedica alla robotica e che ha sede nella Silicon Valley, che ancora deve portare a compimento uno dei suoi dispositivi.
Claudio Tamburrino