Nel settembre dello scorso anno, con qualche mese di anticipo rispetto a quella che sarebbe poi stata una corsa all’adozione di strumenti per lo smart working, in modo piuttosto lungimirante Dropbox annunciò l’introduzione di una nuova funzionalità chiamata Spaces in grado di trasformare una cartella condivisa in una vera e propria area di lavoro per tutti i membri del team. Oggi arriva un update.
L’evoluzione di Dropbox Spaces per la collaborazione da remoto
Diventa un vero e proprio hub per la collaborazione sul cloud con tanto di sezioni: una panoramica delle informazioni chiave legate allo specifico progetto, un elenco dei compiti assegnati e da portare a termine, un contenitore con file e documenti caricati (anche su servizi di terze parti), un’agenda con le riunioni programmate e una bacheca per la messaggistica. Così il servizio descrive Spaces 2.0.
Spaces ora è un prodotto stand-alone che permette ai team di collaborare internamente o coinvolgendo membri esterni sui progetti, dalle fasi iniziali a quelle finali.
Al momento la novità si trova in closed beta. Chi è interessato a testarla può chiedere l’accesso attraverso il sito ufficiale di Dropbox.