Dopo aver esaminato il report sulla valutazione dei rischi e le risposte alle tre richieste di informazioni inviate tra ottobre 2023 e gennaio 2024, la Commissione europea ha deciso di aprire un procedimento formale contro TikTok per verificare il rispetto del Digital Services Act (DSA). Si tratta della seconda indagine dopo quella avviata su X a metà dicembre 2023.
TikTok ha violato il DSA?
Il Digital Services Act viene applicato dal 25 agosto 2023 alle piattaforme e ai motori di ricerca di grandi dimensioni (dal 17 febbraio a tutte le altre). TikTok ha ricevuto tre richieste di informazioni in merito a contenuti illegali, protezione dei minori e accesso ai dati.
Le risposte non sono state considerate sufficienti, pertanto la Commissione europea ha aperto un procedimento formale che riguarda quattro aree. Verrà innanzitutto verificato il rispetto degli obblighi relativi alla valutazione e mitigazione dei rischi sistemici, ovvero gli effetti negativi derivanti dalla progettazione di TikTok, compresi gli algoritmi che potrebbero causare dipendenze comportamentali e/o creare i cosiddetti effetti “rabbit hole”.
La Commissione vuole inoltre valutare l’efficacia degli strumenti di verifica dell’età utilizzati da TikTok per impedire l’accesso da parte dei minori a contenuti inappropriati, le impostazioni predefinite per garantire la privacy dei minori e il funzionamento degli algoritmi dei suggerimenti.
L’indagine verificherà inoltre il rispetto degli obblighi di fornire un archivio consultabile per gli annunci pubblicitari e di consentire l’accesso ai dati pubblici da parte dei ricercatori. La Commissione non esclude l’apertura di un altro procedimento sulla diffusione di contenuti illegali (terrorismo e abusi sessuali sui minori).
L’indagine avviata oggi prevede la raccolta di prove attraverso richieste di informazioni, testimonianze e ispezioni. Il DSA non fissa nessuna scadenza, ma stabilisce una sanzione fino al 6% delle entrate globali annuali. Un portavoce di TikTok ha dichiarato:
TikTok ha aperto la strada a funzionalità e impostazioni per proteggere gli adolescenti e tenere lontani i minori di 13 anni dalla piattaforma, problemi con cui l’intero settore è alle prese. Continueremo a collaborare con esperti e industria per garantire la sicurezza dei giovani su TikTok e non vediamo l’ora di avere l’opportunità di spiegare questo lavoro in dettaglio alla Commissione.
All’inizio del mese, l’azienda cinese ha contestato il metodo di calcolo della “supervisory fee”, la somma che le piattaforme devono versare ogni anno per coprire le attività di vigilanza.