Come anticipato da Bloomberg, la Commissione europea ha annunciato l’avvio di un’indagine formale nei confronti di Temu per la possibile violazione del Digital Services Act (DSA). La decisione è basata sulle risposte alle richieste di informazioni e al report sulla valutazione dei rischi fornito dall’azienda cinese a fine settembre.
Quattro criticità rilevate
Temu è stata designata come VLOP (Very Large Online Platform) il 31 maggio 2024, in quanto supera i 45 milioni di utenti attivi al mese (sono 92 milioni a fine settembre). La Commissione europea ha inviato due richieste di informazioni il 28 giugno e l’11 ottobre 2024.
Il procedimento formale è stato aperto in base alle risposte ricevute, al contenuto del report sulla valutazione dei rischi, alle informazioni ottenute da terze parti e, per la prima volta, ai dati forniti dal Digital Services Coordinator irlandese (in Italia è AGCOM).
Secondo la Commissione europea, Temu ha violato gli articoli 27, 34, 35, 38 e 40 del DSA in riferimento a quattro criticità. Il sistema usato dalla piattaforma di e-commerce non è molto efficace nel bloccare la vendita di prodotti illegali da parte di venditori precedentemente sospesi.
Temu utilizzerebbe un design e servizi che possono creare dipendenza e quindi avere conseguenze negative per la salute fisica e mentale delle persone. Verranno inoltre valutati i sistemi usati per suggerire i prodotti agli utenti. In base al DSA è obbligatorio fornire un’opzione non basata sulla profilazione.
Infine, la Commissione sospetta che i ricercatori non possono accedere ai dati pubblici. Durante il procedimento verranno raccolte altre prove, mentre Temu potrà fornire i possibili rimedi. Il DSA non prevede una scadenza per la conclusione dell’indagine.
Un portavoce di Temu ha dichiarato:
Temu prende sul serio i propri obblighi ai sensi del DSA, investendo costantemente per rafforzare il nostro sistema di conformità e salvaguardare gli interessi dei consumatori sulla nostra piattaforma. Collaboreremo pienamente con gli enti regolatori per supportare il nostro obiettivo comune di un mercato sicuro e affidabile per i consumatori.
Sull’avvio dell’indagine è arrivato anche il commento di BEUC:
Ci sono molti problemi che i gruppi di consumatori hanno identificato con Temu, tra cui molti prodotti pericolosi o illegali in vendita o il frequente utilizzo di tecniche di design per ingannare i consumatori. Questa decisione della Commissione è un passo promettente, ma solo il primo. Ora è importante che la Commissione continui a fare pressione su Temu e spinga l’azienda a conformarsi alla legge il prima possibile.