La Commissione europea ha inviato l’ennesima richiesta di informazioni a TikTok sulla base del Digital Services Act (DSA). Anche stavolta, come già avvenuto all’inizio di ottobre, l’azienda cinese deve fornire dettagli sulle misure implementate per limitare la manipolazione delle informazioni. La richiesta è correlata alle recenti elezioni presidenziali in Romania.
TikTok usato per vincere le elezioni
La precedente richiesta di informazioni (2 ottobre 2024) riguardava le misure adottate da TikTok per evitare la manipolazione del servizio da parte di malintenzionati e quelle per mitigare i rischi legati alle elezioni, al pluralismo dei media e al discorso civico che potrebbero essere amplificati dagli algoritmi dei suggerimenti.
Il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania è stato vinto a sorpresa da Călin Georgescu, candidato indipendente ultranazionalista, pro Mosca, euro-scettico e anti NATO. In base ai sondaggi non doveva raggiungere nemmeno il 5%. Invece ha ottenuto il 22,94% e ora sfiderà Elena Lasconi (19,18%) al ballottaggio dell’8 dicembre.
Georgescu avrebbe sfruttato TikTok per manipolare gli elettori attraverso video virali pubblicati da migliaia di account fasulli (bot). Il National Audiovisual Council ha chiesto alla Commissione europea di avviare un’indagine sul ruolo del social network, in quanto sospettato di manipolare l’opinione pubblica e amplificare i post di un candidato.
La Commissione europea ha quindi chiesto a TikTok di fornire dettagli sulle misure adottate per rilevare e mitigare i rischi di sfruttamento non autentico o automatizzato del servizio e quelli derivanti dall’algoritmo dei suggerimenti. L’azienda cinese deve inoltre fornire informazioni su come le terze parti possono accedere ai dati pubblici per rilevare, identificare e comprendere i rischi sistemici correlati ai processi elettorali.
TikTok deve inviare una risposta entro il 13 dicembre. La Commissione valuterà se è necessario avviare un’indagine (che sarebbe la seconda, dopo quella di febbraio).