La Commissione europea ha inviato ad Amazon una nuova richiesta di informazioni sulla base del Digital Services Act (DSA), la terza dopo quelle di novembre 2023 e gennaio 2024. Sotto esame ci sono in particolare gli algoritmi usati per i suggerimenti.
Amazon deve rispondere entro il 26 luglio
La Commissione europea aveva già chiesto le prime informazioni sui sistemi di raccomandazione a novembre. Amazon deve ora fornire i dettagli su input, segnali, funzionalità e metadati applicati a tali sistemi e le opzioni di opt-out disponibili per gli utenti che consentono di vietare la profilazione e quindi di ricevere suggerimenti personalizzati.
L’azienda di Seattle deve inoltre inviare la documentazione a supporto del report sulla valutazione dei rischi. Infine, la Commissione chiede informazioni su design, sviluppo, distribuzione, testing e manutenzione dell’interfaccia online della libreria delle inserzioni mostrate sullo store di e-commerce. La risposta deve pervenire entro il 26 luglio. In base al contenuto verranno valutati i passi successivi, incluso l’avvio di un procedimento formale.
La Corte di Gustizia dell’Unione europea ha respinto la richiesta di sospensione presentata da Amazon in merito al repository delle inserzioni accessibili al pubblico. L’azienda di Seattle deve quindi rispettare tutti gli obblighi del DSA.
Un portavoce di Amazon ha dichiarato:
Stiamo esaminando questa richiesta e lavorando a stretto contatto con la Commissione europea. Amazon condivide l’obiettivo della Commissione europea di creare un ambiente di acquisto sicuro, prevedibile e affidabile. Riteniamo che questo sia importante per tutti i partecipanti al settore della vendita al dettaglio e investiamo in modo significativo nella protezione del nostro negozio da malintenzionati e contenuti illegali e nella creazione di un’esperienza di acquisto affidabile.