Tira aria di sollievo nella capitale dopoché la Commissione Europea ha fatto sapere di aver assolto il Governo italiano per l’ultima tranche degli aiuti di stato all’acquisto dei decoder per la tivù digitale. Una indagine in questo senso era stata avviata ormai da tempo e si è conclusa nel migliore dei modi per l’Esecutivo italiano, dopo la bocciatura che era giunta per i 220 milioni di incentivi voluti dal precedente Governo per i decoder del DTT.
Bruxelles ha dunque terminato la sua indagine spiegando che i bonus voluti dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni sono corretti. “La detrazione fiscale fino a 40 milioni di euro – spiega la Commissione – è neutrale sotto il profilo tecnologico e proporzionata all’obiettivo di promuovere il passaggio al digitale e all’interoperabilità.
Secondo il commissario al Mercato e alla Concorrenza Neelie Kroes, la decisione di Bruxelles “dimostra non soltanto l’impegno della Commissione nel promuovere il passaggio alla TV digitale e l’interoperabilità ma anche che lo Stato può contribuire al raggiungimento di questi obiettivi nel rispetto delle norme sugli aiuti di Stato”.
A giocare a favore delle detrazioni sono due elementi: il primo è che siano previste per l’acquisto di televisori con decoder integrato o sistemi di ricezione digitali (qualsiasi genere di decoder digitale), il secondo è che, nel complesso, la detrazione prevista costituisca il 20 per cento rispetto alle spese stimate del consumatore per quel genere di acquisto. “Il provvedimento – sottolinea la Commissione – rispetta il principio di neutralità tecnologica in quanto il contributo è accordato a prescindere dal fatto che il decoder sia usato per ricevere canali televisivi terrestri, via cavo o satellitari”.
L’aver graziato i bonus 2006 si traduce nel via libera anche ai fondi della Finanziaria 2007 previsti per l’acquisto di televisori con decoder satellitare, digitale terrestre o cavo nativo.
Il più felice per la decisione della UE è stato naturalmente proprio il ministro Gentiloni che ha espresso “particolare soddisfazione” per la scelta di Bruxelles. “È una scelta – ha spiegato – che accelera la
transizione alla TV digitale, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica. Sulla base del via libera della UE alla norma, il Ministero varerà il regolamento di attuazione che renderà operativo il provvedimento”.