Roma – Un prestito agevolato per l’acquisto di un portatile dotato di connettività wi-fi da parte degli studenti universitari italiani, un prestito da restituire in rate di circa un euro al giorno, il costo di un cappuccino, anzi c@ppuccino per dirla con i ministri Moratti (Istruzione) e Stanca (Innovazione) che hanno annunciato l’iniziativa.
L’idea è costituire un fondo di 2,5 milioni di euro che consenta alle banche di dar credito agli studenti impegnati nell’acquisto del notebook e che faciliti così l’operazione. La restituzione, a seconda dell’importo, avverrà in 18 o 24 mesi. Per gli studenti in regola con l’iscrizione e che usufruiscono di esenzione dalle tasse e dai contributi universitari è previsto anche un bonus di 200 euro (parte di un fondo di 10 milioni) che si somma al credito agevolato.
Ad essere interessati dall’iniziativa sono i 77 atenei pubblici e, potenzialmente, circa un milione e mezzo di studenti, sebbene si calcola che saranno circa 200mila quelli che prenderanno il laptop al balzo.
In questi atenei, assicurano inoltre i due ministri, saranno attivate reti wi-fi che permetteranno agli studenti di accedere all’amministrazione online degli istituti e di seguire la didattica eventualmente fornita per via telematica.
Secondo Letizia Moratti “la cultura informatica deve diffondersi sempre di più tra gli studenti universitari”. “Anche perché – ha aggiunto – le più recenti statistiche confermano che la percentuale di giovani laureati occupati aumenta considerevolmente al crescere delle competenze informatiche: dal 46% di chi, in questo settore, ha conoscenze modeste, al 62% di coloro che conoscono bene almeno 6 strumenti informatici”.
Perplessità le ha invece espresse il senatore dei Verdi Fiorello Cortiana nella sua veste di segretario della Commissione Università del Senato: “Distribuire computer agli studenti universitari, perdipiù sotto la forma del prestito, è l’ennesima dimostrazione che dietro le parole e i buoni propositi, quando si tratta di investire in risorse umane, in formazione, in crescita della ricerca, questo Governo è sordo e incapace degli investimenti necessari: oltre che rilevare l’esiguità dell’investimento dello Stato nell’operazione “un cappuccino per un PC”, intanto rileviamo come avere o non avere un PC a scuola e nell’università serve a ben poco”.
Non solo. Secondo Cortiana “le nuove tecnologie richiedono di ripensare la didattica e la ricerca, valorizzando i contenuti aperti e il software libero , e invece formiamo centinaia di migliaia di insegnanti alle tecnologie proprietarie, e non finanziamo la formazione a distanza nè riformiamo il fare scuola e il fare università”.