Roma – Non c’è da giocare con i virus informatici viste le pene sempre più pesanti che vengono previste per chi li diffonde. Lo sta apprendendo a proprie spese il giovane 21enne gallese Simon Vallor, che ha recentemente ammesso di aver creato tre worm: Gokar, Redesi e Admire.
Il primo di questi worm, in particolare, ha avuto una notevole diffusione e ha causato una certa quantità di danni. Dalle indagini sull’epidemia di Gokar gli inquirenti sono riusciti a risalire all’autore che è stato poi arrestato come previsto dal Computer Misuse Act del 1990. Secondo i procuratori, Gokar nel 2002 è stato il terzo worm più diffuso sulla rete.
Il giudice Geoffrey Rivlin, che ha presieduto il caso ed emesso la sentenza, ha dichiarato che “i virus writer non fanno certo parte dei nerd smanettoni, perché sono invece dei criminali. I loro virus portano distruzione, costernazione e danni economici”.
Nell’individuare in due anni di carcere la giusta pena, Rivlin ha ritenuto di aver debitamente tenuto conto della giovane età dell’imputato, fino a questo momento incensurato, e dell’ammissione di colpevolezza.
L’unica consolazione per Vallor, che ha dimostrato una certa capacità di sviluppo, è che scontata la pena il suo futuro occupazionale è probabilmente assicurato…