Due mani per palpare le immagini

Due mani per palpare le immagini

La Carnegie Mellon University raddoppia: ora le sensazioni tattili del suo joystick a levitazione magnetica vanno anche a due mani. Si apre il panorama delle lezioni di chirurgia simulate - Il video
La Carnegie Mellon University raddoppia: ora le sensazioni tattili del suo joystick a levitazione magnetica vanno anche a due mani. Si apre il panorama delle lezioni di chirurgia simulate - Il video

Levitazione magnetica per percepire le immagini con il senso del tatto: questo l’oggetto di un nuovo studio svolto dalla Carnegie Mellon University .

Lo studio non è che uno dei risultati conseguiti dal Microdynamic Systems Laboratory nell’ambito del Magnetic Levitation Haptic Consortium , dedito al perfezionamento di interfacce tattili basate su tale principio. Nel caso specifico di questo studio, il meccanismo – al pari del suo predecessore – è basato su un’unica parte mobile, simile alla leva di un joystick, assolutamente priva di qualsiasi legame fisico con il box che la circonda: viene mantenuta in sospensione grazie alla Forza di Lorentz .

“Riteniamo che questo apparato offra oggi le sensazioni più realistiche di qualsiasi interfaccia tattile del mondo”, dice Ralph Hollis, ricercatore dell’Università il cui gruppo di ricerca ha costruito una versione funzionante di un dispositivo simile nel 1997.

In questa nuova versione è infatti possibile utilizzare anche due leve contemporaneamente, per manipolare a distanza oggetti sia virtuali che reali con entrambe le mani. Con ulteriori sviluppi il progetto apre un vasto panorama di possibilità, tra le quali – spiega MSNBC – l’addestramento dei chirurghi che potrebbero ricevere sensazioni tattili analoghe a quelle che si sperimentano nella manipolazione di un corpo.

La realizzazione è avvenuta con il finanziamento di 300 mila dollari erogato dalla National Science Foundation , grazie al quale il gruppo di ricerca ha potuto perfezionare il precedente apparato, migliorarne le prestazioni e l’ergonomia e ridurne il costo, sceso a molto meno di 50 mila dollari . Con il denaro il gruppo ha potuto quindi realizzarne 10 esemplari, sei dei quali sono stati distribuiti presso altri laboratori universitari statunitensi e canadesi, che operano nel campo della ricerca tattile: Harvard, Stanford, Purdue, Cornell, Università dello Utah e British Columbia.

Marco Valerio Principato

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Pubblicato il
6 mar 2008
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