Di recente sono giunti all’attenzione degli esperti di sicurezza alcuni tool per la cosiddetta “jihad elettronica”, l’estensione della guerra santa alla Rete. Due, in particolare, consentono di lanciare cyber-attacchi contro obiettivi occidentali.
Il primo tool, chiamato Electronic Program of Jihad , viene descritto da McAfee Avert Labs Blog come un programma capace di connettersi ad un sito web (ora inaccessibile) e coordinare in automatico attacchi a certi siti web.
Circa due settimane or sono il sito web israeliano Debkafile ha svelato l’esistenza dell’ Electronic Jihad Version 2.0 , una pacchetto di tool che, anche in questo caso, possono essere utilizzati per lanciare attacchi di denial of service contro determinati obiettivi.
Al contrario del precedente, però, Electronic Jihad Version 2.0 non offre alcun automatismo per coordinare gli attacchi: ciò ne limita enormemente l’efficacia.
Sebbene i due programmi funzionino, e possano essere utilizzati anche da utenti poco esperti, buona parte degli esperti di sicurezza sono concordi nel definirli di modesta efficacia. “Il livello di minaccia di questi strumenti è ancora molto lontano da quello di altri gruppi criminali”, ha commentato Francois Paget, ricercatore di McAfee .