Stando a quanto riferito nel corso delle ultime ore, Duolingo ha deciso di procedere con il licenziamento del 10% dei suoi dipendenti in favore dell’IA generativa.
Duolingo: licenziati il 10% dei dipendenti in favore dell’IA
La conferma è stata data da un portavoce della società che sviluppa la celebre app per l’apprendimento delle lingue straniere (e non solo), sottolineando però che nessun dipendente a tempo pieno è stato interessato. “Non abbiamo più bisogno di così tante persone per fare il tipo di lavoro che alcuni di questi appaltatori stavano facendo”, ha detto il portavoce. “Parte di questo potrebbe essere attribuito all’IA”.
Da tenere presente che le notizie sulle riduzioni dei posti di lavoro in Duolingo sono emerse per la prima volta alla fine dello scorso dicembre, quando una persona che affermava di lavorare presso l’azienda ha dichiarato di aver tagliato un numero significativo dei suoi traduttori a contratto in favore dell’intelligenza artificiale, appunto.
Indipendentemente dalla terminologia esatta adoperata per i tagli, l’ultima mossa dei piani alti di Duolingo risulta alquanto inquietante per chiunque sia impensierito anche solo minimamente dal fatto che l’IA può essere in grado di sostituire le posizioni lavorative attualmente occupate dagli “umani”.
Ad ogni modo, Duolingo ha già fatto uso dell’apprendimento automatico negli anni precedenti, avendo introdotto il suo modello di intelligenza artificiale Birdbrain nel 2020 per regolare la difficoltà degli esercizi in base ai punti di forza e di debolezza degli utenti. Fino al 2023 da poco trascorso, però, ogni singolo esercizio scelto da Birdbrain è stato scritto, rivisto, modificato e tradotto da esperti umani.