Roma – Il timore di gravi ripercussioni legali da parte delle majors di Hollywood hanno spinto Hewlett-Packard a chiedere al proprio dipendente, guru dell’open source e ascoltatissimo tecnofilo Bruce Perens, di lasciar perdere la pubblica dimostrazione su come si craccano le protezioni geografiche dei DVD.
Il problema è sorto quando Perens ha dichiarato che nel proprio intervento tuttora previsto presso una conferenza alla O’Reilly avrebbe dimostrato al pubblico come effettuare quell’operazione, una tecnica vietata dalla legge DMCA (Digital Millennium Copyright Act) alla quale le majors si aggrappano da anni per proteggere il proprio sistema di royalty sui diritti di proprietà intellettuale.
La decisione di Perens di tornare sui propri passi è comprensibile. Come dimostra il caso contro l’hacker russo Dmitry Sklyarov e ancora di più quello contro il professor Felten dell’Università di Princeton, i grandi produttori non hanno alcuna intenzione di stare a guardare quando si viene a tecnologie che sfuggono al loro controllo. Il rischio di un’azione legale con pesanti conseguenze sia giudiziarie che economiche hanno scoraggiato Perens che, però, non demorde del tutto.
“Questa storia – ha dichiarato poche ore fa – può sembrare una faccenda molto specialistica, ma ci sono elementi fondamentali della libertà di espressione che sono messe a rischio”.