Roma – Apple sembra decisa a cancellare dalla faccia di Internet un piccolo programma open source, chiamato FairPlay , che consente di aggirare la tecnologia integrata nei file di musica venduti attraverso l’iTunes Music Store. Sulla sua strada, però, il gigante trova DVD Jon , il celebre giovane hacker Jon Johansen, a suo tempo creatore del DeCSS , divenuto assai più fastidioso di un verme per la Mela di Cupertino.
Dopo aver ottenuto a marzo la cancellazione del tool dal noto sito Sourceforge.net, Apple è ora riuscita a eclissare FairPlay anche da Sarovar.org , portale simile a Sourceforge ma situato in India. L’autore di FairPlay, che preferisce mantenere l’anonimato, aveva scelto questo paese perché qui non esiste una legge sul copyright simile al DMCA americano . Questo tuttavia non è bastato a fermare gli avvocati di Apple, che negli scorsi giorni hanno inviato alle due società che finanziano e gestiscono Sarovar.org, River Valley Technologies e Linuxense, una lettera di diffida in cui si chiede l’immediata rimozione del software.
Nella lettera i legali di Apple hanno affermato che FairPlay viola la legge sul diritto d’autore vigente in India, senza tuttavia citare specifici passi o paragrafi della normativa.
“Questo non sorprende”, si legge sul blog di DVD Jon, che ha scritto il codice utilizzato da FairPlay per decrittare i file protetti dalla tecnologia di digital rights management PlayFair di Apple. “Quando i legali della MPAA mi contattarono in merito al DeCSS, quattro anni fa, omisero di specificare i paragrafi (della legge che il DeCSS violava, NdR). Questo è tipico delle argomentazioni prive di spessore”.
In una breve nota, Sarovar.org si è limitata a dire di essere in attesa del parere dei propri avvocati. Nel frattempo, per timore di incorrere in grane legali con una società dalle spalle ben più larghe delle sue (Apple), ha preferito rimuovere dai propri server il codice di FairPlay.
In un documento di testo apparso sul sito kandalaya.org, si afferma che questa è la prima volta che una società impone la chiusura di un progetto free software in India.
“La lettera di Apple – si legge nel documento – avrà un profondo impatto sulla libertà dei cittadini indiani e su quella di tutte le persone del mondo. Se non contrattaccheremo, ci ritroveremo a percorrere una strada sempre più precaria e sdrucciolevole”.
FairPlay non elimina del tutto la protezione di Apple, ma ne disabilita alcune restrizioni: per far questo necessita di una licenza valida. L’autore del programma ha poi fatto in modo che i file di musica “sprotetti” non possano essere né condivisi sulle reti di file-sharing né modificati . Caratteristiche sufficienti, per qualcuno, a far sì che FairPlay non possa essere equiparato ad un tool di cracking.
“FairPlay non è un tool per copiare o condividere illegalmente la musica più di quanto non lo siano i masterizzatori, i registratori di cassette e la radio”, ha commentato kandalaya.org.
Altri fanno però notare come FairPlay sia il frutto del reverse engineering sulla tecnologia di digital rights management di Apple e, come tale, violi le proprietà intellettuali di quest’ultima.
Nel frattempo Johansen, sempre pronto a far guerra all’industria del copyright, ha risposto alla mossa di Apple pubblicando sul proprio blog un piccolo programma, battezzato col nome “evocativo” di DeDRMS , che può essere utilizzato per sproteggere la musica di iTunes . DeDRMS, composto da appena 230 linee di codice, non è altro che una versione più completa e rifinita di QTFairUse , il primo codice che “DVD Jon” Johansen scrisse per decrittare i file audio AAC di Apple.
DVD Jon ha dunque rilanciato la propria sfida. Apple risponderà? Pochi ne dubitano.