Web – Sebbene manchino le prove effettive, la notizia riportata lo scorso fine settimana dalla rivista on-line Technology Review ha fatto il giro del Web: il sistema di protezione degli e-book incluso in Microsoft Reader sarebbe già stato aggirato.
Technology Review afferma infatti che un esperto americano di crittografia, che ha preferito mantenere l’anonimato, avrebbe sviluppato un programma in grado di bypassare il sistema di “digital rights management” (DRM) di Microsoft Reader e convertire un e-book protetto, e normalmente leggibile solo dal legittimo acquirente su un massimo di due differenti dispositivi, in uno visualizzabile da chiunque su di un comune browser.
Qualcuno si è chiesto se la notizia consista più nel fatto che l’ennesima protezione dei diritti d’autore sia saltata o, semmai, che ci sia voluto così tanto per aggirarla. Fino ad oggi, infatti, i meccanismi di DRM applicati ai media digitali hanno dovuto incassare sonore sconfitte da parte della comunità dei cracker: basti vedere quanto è avvenuto di recente in ambito musicale.
Microsoft, che insieme ad Adobe ha la leadership del mercato legato alle tecnologie di protezione, creazione e visualizzazione degli e-book, sostiene che il suo Reader è stato scaricato, dall’agosto del 2000 ad oggi, da oltre un milione di persone.
Il big di Redmond non ha voluto commentare la notizia, sostenendo che per il momento si tratta solo di voci.
Tempo fa anche Adobe ha corso lo stesso pericolo quando uno sviluppatore russo, Dmitry Sklyarov, rilasciò sul Web un programma che decifrava la protezione inserita da Adobe nella propria tecnologia eBook: il caso si risolse con l’eliminazione del software dalla Rete e con un contestatissimo arresto dell’uomo.