Roma – Che la tecnologia VoIP significhi una rivoluzione per il mercato telefonico è ormai cosa nota. Che ciò sia indigesto agli operatori telefonici, soprattutto quelli tradizionali e “cablati”, è più che intuibile. Non suscita quindi meraviglia che coloro che si sentono minacciati intendano prendere adeguate contromisure. Ma – questa l’accusa che circola in queste ore – invece di investire nelle nuove tecnologie, qualcuno preferisce mettere il bastone tra le ruote di chi è più avanti.
Fra i primi operatori a passare al contrattacco vi sarebbe Saudi Telecom . Secondo quanto riportato dalla rivista Spectrum , l’operatore saudita avrebbe infatti pensato bene di configurare l’apposito software IP Platform, realizzato da Narus , con il quale tenere sotto controllo il traffico dati in transito sulla rete.
Non appena questo “grande fratello telefonico” rileva pacchetti VoIP, blocca immediatamente la conversazione in corso.
Esistono però altri espedienti, che secondo i più maliziosi potrebbero già essere in uso presso altri operatori di telefonia: secondo Spectrum alcune compagnie telefoniche di Francia, Germania ed Egitto attuerebbero azioni di disturbo delle chiamate VoIP, invertendo le sequenze di percorso dei pacchetti o inserendo rumori di fondo. Fantascienza?
DB