Dopo cinque anni e mezzo di battaglie con l’USPTO, Google ottiene un brevetto per il design della sua home page: con il suo minimalismo bianco, la sua semplicità e la sua essenzialità è ufficialmente “una interfaccia grafica innovativa”.
Già nel 2006 aveva ottenuto di brevettare il design grafico dei risultati della sua ricerca, ora ha ottenuto pure il brevetto per una Graphical user interface for a display screen of a communication terminal . Come si nota dal disegno descrittivo allegato al brevetto (una riproduzione dell’home page Google), si tratta di una pagina di ricerca Web con una grande barra di ricerca, due bottoni sotto e tanti piccoli link vicini. Anche il logo Google è solo tratteggiato, a significare che non è parte integrante delle rivendicazioni.
Il brevetto sul design dovrebbe, più che riguardare l’innovazione assoluta dell’oggetto, difenderne l’innovazione nei suoi aspetti di design funzionali: se adesso Google farà valere il brevetto così ottenuto contro gli altri motori di ricerca (ed in particolare Yahoo! che più si avvicina alla sua grafica) metterà alla prova l’effettiva validità della proprietà intellettuale così ottenuta.
Anche se si asterrà da attaccare i concorrenti, tuttavia, il brevetto così concesso dall’USPTO, rischia di bloccare il settore del Web search, già conquistato dalla grande G che proprio dei due bottoni e della semplicità ha fatto il motore del suo successo.
Claudio Tamburrino