Roma – La stampa, che la scorsa settimana spiegava con grande enfasi che alcuni innocui attacchi ad alcuni siti erano frutto di attività di cracking anti-globalizzazione, ha forse anticipato i tempi, visto che effettivamente una minima parte dei crack del fine-settimana ha avuto un fine che potrebbe indurre a ritenere che si sia trattato di un messaggio “anti-G8″…
Sono stati colpiti a raggiera siti di informazione, come quello di RAInews24, ma anche il sito dell’Unesco o dei Democratici di Sinistra. Siti bucati da cracker diversi, alcuni dei quali già noti per altre incursioni, che stanno sfruttando l’enorme attenzione che i media in questo periodo sembrano voler dedicare a questo genere di eventi.
I conosciutissimi cracker di prime suspectz ne hanno aprofittato per bucare uno dei server Unesco, www2.unesco.org/, lasciando un manifesto politico per un Brasile prospero, per la libertà dell’individuo, la libertà di espressione, l’assistenza ai deboli, la protezione dei bambini e altro ancora.
L’HI-Tech Hate Crew, autore di diversi crack in questi giorni, solo sulla home page modificata alla URL http://www.ugl.it/ ha lasciato un micro-riferimento al G8 (“anti-G8”) lasciando invece ampio spazio alla firma del gruppo. Sono loro ad aver firmato l’attacco al sito diessino democraticisinistradeputati.it, sito sul quale non è apparso però alcun riferimento all’incontro di Genova, il G8 appunto, o alla globalizzazione. Medesima firma “apolitica” l’hanno lasciata anche su cameradicommercio.it.
Altro riferimento anti-globalizzazione secondo i responsabili RAI sarebbe anche il crack contro il sito di RaiNews24, “oscurato” dall’immagine del pianeta mezzo in ombra con una frase in inglese. Questa la traduzione: “La verità è nascosta dietro molti muri e sono state fatte tante leggi per impedirvi di vederla, occultata dietro un sipario. La gente segue gli idoli ciecamente. Ma la verità resta là, ricoperta di strati e strati di bugie e insabbiamenti”. “Il mondo – continua il messaggio – è un posto estremamente corrotto, governato dalle multinazionali e pieno di razzismo, violenza e guerre. Le vite umane sono scambiate come merci da avidi capitalisti nella ricerca della salvezza attraverso il denaro. Se questa è l’informazione, allora l’ignoranza è beatitudine”.
Oltre a questi siti, altri.it a cadere in queste ore sono stati: www.mix.it/eurispes, Wizard.it, www.destinazionesole.it, 2felettronica.it, canofariilluminazione.it, www.interline-int.it, anci.sicilia.it, server1.fbnet.it, gaspari.it, gyneconline.it, bmcres.it. E in nessuno di questi casi ci sono tracce di motivazioni politiche. Nel caso di comune.salerno.it, l’ANSA titolava addirittura: “G8: gli hacker invadono sito Comune di Salerno”. Faceva eco Il Piccolo di Trieste che titolava: “G8 nel mirino degli hacker”. Scambiando dei “defacement” perlopiù apolitici come una minaccia telematica al buon andamento del vertice.
Qualche imbarazzo, invece, arriva dal Messaggero Veneto e da altri giornali che in vari pezzi sulla questione hanno scambiato l’attacco alla URL di un’agenzia assicurativa, assicurazionigenerali.it, come un attacco contro il sito di Assicurazioni Generali, che è invece “generali.it”. In quel caso, comunque, il testo lasciato sul sito dai cracker è senz’altro il più interessante tra quelli visti in questi giorni. Uno dei passaggi centrali dice: “Sono 10 mila anni che nasciamo, e ci poniamo nei confronti della vita con fare di rassegnazione. Quando un bambino nasce, non gli si lascia nemmeno la libertà di culto. Se nasci in Italia sei cristiano. Se nasci in India sei buddista. Se nasci in Arabia sei musulmano. Educhiamo i nostri figli al non-pensiero. Li educhiamo alla ricerca dei soldi, del potere, del lavoro, della famiglia. Io dico basta. Basta essere perfetti. Basta accettare quello che ci propinano. Io dico che è ora che noi propiniamo qualcosa a loro. Abbi il coraggio di pensare con il tuo cervello. Se eviti di pensare, sarà più facile per gli altri erigersi a tuo tutore e controllarti. E’ quello che fanno i preti, i politici, gli psicologi di mercato. Ti fanno comprare quello che vogliono, ti fanno pregare, ti fanno votare per niente”. Firmato: “Raymond K. Hessel” (un personaggio del film “Fight Club”).
Tra le più imbarazzate vittime di questa sfilza di attacchi, ad ogni modo, è la Banca Popolare di Cremona, il cui sito, popcremona.it, è stato bucato da De4d-L|n3. Cracker che hanno lasciato un messaggio chiarissimo: “Stiamo nell’era delle nuove teknologie, dove tutto si kompra on-line kon la magika carta di kredito !!! siamo arrivati anke a komprare la carta igienika on-line!!! e la gente ke kontinua a mettere la propria karta di kredito sul web!! NON è ke sono kontrario all’ACQUISTO on-line, e più ke un polemika volevo avvisare la povera gente!!! di server vulnerabili kome kuesto ce ne sono molti su internet !!!! certo addirittura una banka !!!”. Un messaggio anti-globalizzazione?
Per portare alle giuste dimensioni, comunque, il fenomeno del “defacement” delle home page dei siti e l’impatto davvero minimo che la contestazione anti-G8 sembra avere in questo ambito perlomeno in questi giorni, basta guardare al numero di “crack” effettuati nel corso di sabato e domenica. Si tratta di più di 150 “buchi” operati in tutto il mondo senza palesi intenzioni politiche se non in una percentuale così piccola da non costituire neppure un dato statistico. Che finisce però su tutte le prime pagine.