Che l’evento di ieri sera sarebbe stato dedicato, almeno in parte, all’Apple Watch era una cosa facilmente intuibile: dopotutto lo scorso settembre erano stati troppo pochi i dettagli svelati riguardo il nuovo gadget di Apple, e con l’avvicinarsi della data del lancio (fissata per aprile) era indispensabile dare agli utenti il maggior numero di informazioni possibili.
In un perfetto stile Apple, il susseguirsi di eventi ricorda sia il lancio dell’iPhone, che quello dell’iPad: annuncio preliminare dato con mesi di anticipo sul lancio vero e proprio, annuncio che fa seguito ad un lungo avvicendarsi di indiscrezioni, annuncio che tiene volutamente nascosti molti dettagli e che sembra semplicemente voler dire a tutti (utenti e concorrenti) che le voci erano vere ed Apple sta arrivando.
Inoltre, proprio come avvenne per la presentazione dell’iPad nel gennaio del 2010 (che fece seguito al CES di inizio anno), anche l’Apple Watch viene svelato in tutti i suoi dettagli a seguito di un altro evento mondiale, la MWC 2015 (Mobile World Congress) che si è tenuta la scorsa settimana: è uno stratagemma che Apple utilizza per rubare la scena alla concorrenza, basandosi sul fatto che la cronaca tende a parlare più facilmente degli eventi più recenti.
Ma veniamo al dunque, descrivendo tutto quanto presentato nel corso dell’ evento . Si parte con una breve introduzione sugli Apple Store e il loro successo cinese per proseguire con l’arrivo di HBO su Apple TV con tutte le sue serie più famose, tra cui Game of Thrones. Nessun aggiornamento hardware per il dispositivo televisivo di Apple, ma per l’occasione il prezzo di Apple TV viene abbassato da 99 a 69 dollari ( 79 euro in Italia).
Dopo un breve accenno alle vendite di iPhone 6 e al grado di soddisfazione degli utenti, si inizia a parlare di Apple Pay, CarPlay, HomeKit e Salute: collegandosi proprio a quest’ultima funzione viene presentato ResearchKit , un framework open source progettato per la ricerca medico-sanitaria , che aiuta medici e ricercatori a raccogliere i dati dei pazienti (o dei partecipanti agli studi clinici) con un alto livello di frequenza e accuratezza, utilizzando apposite app. Sono molti gli istituti di ricerca che hanno già sviluppato app con ResearchKit per realizzare studi su asma, tumore al seno, malattie cardiovascolari, diabete e morbo di Parkinson (possiamo citare, a titolo di esempio, la University of Oxford , la Stanford Medicine , la American Heart Association e molte altre ancora). Il tutto viene realizzato con il massimo rispetto della privacy: gli utenti decidono se partecipare o meno a uno studio clinico, quali dati condividere e il modo in cui vengono condivisi, ed Apple non ha in alcun caso accesso a questi dati.
Dopo l’inaspettato ResearchKit, Tim Cook introduce l’arrivo del nuovo MacBook e lascia il palco a Phil Shiller che racconta di come questo computer sia stato completamente reinventato : display retina ultrasottile (0,88 millimetri) da 12″ con una risoluzione di 2304×1440, nuova tastiera full-size ultrasottile con meccanismo a farfalla dei tasti, trackpad senza movimento fisico con quattro sensori di forza in grado di rilevare diversi gradi di pressione ( Force Touch e restituire un feedback tattile tramite Taptic Engine (lo stesso concetto visto per Apple Watch). Il nuovo MacBook racchiude tutto questo in soli 13,1 millimetri e 0,9 chilogrammi di peso, utilizza processori Intel Core M con grafica Intel HD Graphics 5300, ed è senza ventole; la batteria è modellata in modo tale da sfruttare ogni millimetro di spazio disponibile e assicurare un’autonomia che dura un’intera giornata di lavoro.
Il punto tanto innovativo quanto dolente è che il nuovo MacBook sarà dotato di un’unica porta per tutto, una nuova USB-C 3.1 che supporta velocità fino a 5Gbps e viene utilizzata anche come come porta video nativa DisplayPort (HDMi o VGA tramite adattatori) e come porta per la ricarica. È vero che al giorno d’oggi molte comunicazioni passano per via wireless (e a tal proposito il nuovo MacBook è dotato di connettività WiFi 802.11ac e Bluetooth 4.0) ma forse questa è una configurazione minimalista un po’ troppo estrema, anche se largamente preannunciata dalla indiscrezioni. Ad ogni modo, il nuovo MacBook sembra aver convinto la platea dei presenti, e sarà disponibile a partire dal 10 aprile in tre differenti colorazioni, le stesse di iPhone e iPad (argento, oro e grigio siderale) con prezzi a partire da 1499 euro.
Con l’occasione sono stati aggiornati anche i MacBook Air e il MacBook Pro da 13″ : nuovi processori, nuovo comparto grafico, nuova memoria flash più veloce, e trackpad Force Touch sul MacBook Pro da 13″. In questo caso i nuovi modelli sono disponibili da subito. Il nuovo MacBook e l’aggiornamento degli altri portatili, lasciano un po’ spiazzati chi si aspettava che l’Air venisse da questo nuovo modello ancora più sottile e più leggero. Al momento, vista la particolarità di alcune scelte di Apple, è un bene che rimangano a catalogo entrambe le categorie, ma in futuro le cose potrebbero andare diversamente.
Chiuso l’argomento Mac, si arriva finalmente all’ Apple Watch , vero protagonista della serata. Diciamo subito che Apple Watch arriverà il 24 aprile , quindi l’attesa è ancora lunga, e sarà ancora più lunga per l’Italia , visto che al primo giro sarà disponibile solo in nove paesi: Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Regno Unito e Stati Uniti. Il prezzo parte da 349 dollari per il modello sport con cassa in alluminio, ma sale rapidamente a 549 dollari per il modello in acciaio col vetro in zaffiro (mentre il modello in oro ha dei prezzi che vanno oltre i 10.000 dollari ). Come facilmente prevedibile, Apple ha svelato numerosi dettagli sulle attività che si potranno svolgere con l’Apple Watch, chiamando sul palcoscenico anche Christy Turlington a testimoniare l’utilizzo dello smartwatch di Apple nell’attività fisica. Al di là di quanto già visto lo scorso settembre riguardo le possibilità comunicative di Apple Watch, e delle applicazioni fornite a corredo , grande attenzione è stata rivolta alle applicazioni di terze parti , cioè a tutto quell’ecosistema che dovrebbe fare la differenza tra Apple Watch e gli altri smartwatch presenti sul mercato. Nel corso della presentazione l’orologio di Apple è stato utilizzato per effettuare dei pagamenti tramite Apple Pay, chiedere informazioni a Siri, dettare promemoria, rispondere a messaggi (con l’opzione per spedire audio o testo) e interagire tramite HomeKit per aprire la porta del garage. Oltre alle informazioni sui biglietti aerei (una trasposizione di Passbook) AppleWatch si può utilizzare anche per le prenotazioni delle camere degli hotel e direttamente come chiave per aprire la porta della camera. Non mancano ovviamente le innumerevoli modalità di notifica, la possibilità di rispondere direttamente alle telefonate dall’orologio, o la possibilità di utilizzarlo come controllo remoto per la musica, per la fotocamera dell’iPhone, o anche per la Apple TV.
Tutte quello che abbiamo enunciato sono solo alcune delle innumerevoli possibilità offerte da Apple Watch. Tim Cook ha confermato che andrà ricaricato ogni notte , ma ha anche rassicurato la platea confermando che l’autonomia sarà di 18 ore anche con un utilizzo intenso delle varie app: nessun rischio quindi di rimanere senza orologio a metà giornata, anche se questo sarà da verificare sul campo non appena avremo un modello disponibile.
Contestualmente all’evento è stato rilasciato anche iOS 8.2 , release che include l’applicazione ufficiale che consentirà di sincronizzare l’orologio e configurare l’orologio, nonché di accedere all’apposito store di applicazioni ad esso dedicate (pagina che al momento non è ancora accessibile). Per i più curiosi, Apple ha pubblicato anche dei video che mostrano le fasi di realizzazione delle diverse casse di Apple Watch, spiegando il particolare procedimento utilizzato per ottenere la giusta resistenza anche per il modello in oro (materiale che non è certo noto per la propria durezza).
In conclusione possiamo dire che si è trattato di un evento che sicuramente farà parlare di sé: a parte gli attesi dettagli sullo smartwatch di Cupertino, il nuovo MacBook rappresenta a tutti gli effetti una nuova categoria di macchine in un mercato dove Apple è in continua crescita da ormai diversi anni (al contrario del resto dell’industria dei personal computer) e sarà oggetto di numerose discussioni. Non è mancata nemmeno la sorpresa completamente inattesa, ResearchKit, che forse rimarrà l’argomento meno discusso sui forum, ma sicuramente rappresenta qualcosa di molto importante che forse poteva arrivare solo da un’azienda come Apple e dalla sua capacità di coinvolgere gli altri partner in progetti ambiziosi e un po’ visionari.
Domenico Galimberti
blog puce72
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