Roma – A 91 anni è morto nella sua casa di Coronado, in California, Ivan Getting, considerato una delle menti dello sviluppo del Global Positioning System, il sistema di localizzazione satellitare oggi divenuto centrale nello sviluppo della Società dell’informazione, strumento peraltro essenziale già da molto tempo per l’apparato militare americano e non solo.
Laureato in fisica e astrofisica, Getting aveva lavorato nei laboratori del Massachussets Institute of Technology (MIT) nel corso della Seconda Guerra Mondiale, divenendo poi docente di ingegneria elettronica nello stesso Istituto. Nel 1960 era stato nominato presidente della Aerospace Corporation lavorando a stretto contatto con il Dipartimento della Difesa americano.
In quegli anni Getting aveva concepito insieme ai suoi colleghi ingegneri la costellazione che oggi conta 24 satelliti capaci di calcolare l’esatta posizione di un dispositivo GPS sull’intero pianeta. C’è Getting dietro l’impiego del Navstar GPS , la prima applicazione di questo tipo pensata dalla Difesa americana per localizzare aerei e missili. Duro è stato l’impegno di Getting per ottenere i finanziamenti necessari allo sviluppo del sistema, fondi che in quegli anni non era facile reperire per uno scopo di questo genere.
Nel 1978 Getting è divenuto presidente dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), anno in cui fu lanciato il primo satellite sperimentale GPS. Da lì a dieci anni tutti i satelliti della costellazione, ancora oggi utilizzati, sono stati posti in orbita. Ha concluso poi la propria carriera adoperandosi per un più alto livello della formazione scientifica negli Stati Uniti.