Si è spento dopo soli 47 anni di vita il professor Randy Pausch. Sabato 25 luglio scorso è calato il sipario su una delle menti più brillanti della scienza statunitense. Consumato da un cancro esteso a pancreas e fegato, Pausch è diventato un vero e proprio esempio di vita per molti. Una grave perdita, dicono molti in queste ore: il suo contributo si divide tra nozioni tecniche e lezioni di vita, lasciando in eredità un’ultima lezione presto divenuta un “best seller”.
Laureato in Informatica alla Brown University , ha conseguito il Dottorato in Scienze Informatiche alla Carnegie Mellon University in Pennsylvania, università in cui ha insegnato per circa dieci anni come docente del corso “Building Virtual Worlds”. Nel suo curriculum vi è anche una cattedra alla School of Engineering and Applied Science dell’Università della Virginia come professore del dipartimento di Informatica. La sua carriera si è poi snodata tra il tanto agognato posto nel team di imagineer di Disney ed un incarico presso Electronic Arts . Tornato alla CMU è stato fondatore del progetto Alice .
Alice è un programma didattico per i newbie dello sviluppo. Il software unisce la popolare realtà virtuale di The Sims ad elementi di programmazione, un progetto pensato per avvicinare i giovani allo studio e alla progettazione della realtà virtuale, rendendola interessante ed appetibile quanto giocare ad un videogame.
Pausch è stato da sempre legato alla scienza, ma è soprattutto il suo lato umano ad interessare e appassionare la gente: la notizia del suo decesso ha fatto il giro del mondo via web in poche ore, trovando ampia risonanza su numerosi blog e su siti di rilievo. Ciò che incuriosisce è il suo approccio con la scienza, la sua filosofia di vita. Il professor Pausch probabilmente resterà nella memoria collettiva per l’hype emotivo generato dal suo addio, l’ultima lezione pubblica, il cui video è stato guardato già circa 4 milioni e mezzo di volte su YouTube. Una cifra destinata a crescere col passare del tempo: dall’opera di Pausch è stato tratto un libro edito da Hyperion , casa editrice di proprietà Disney . Il libro, un’autobiografia scritta a quattro mani dal professore e dal reporter del Wall Street Journal Jeff Zaslow è già un best seller.
Il suo addio è un invito a non abbandonare i sogni adolescenziali, un sobrio ed ironico inno alla vita espresso in forma semplice ed argomentato sulle proprie esperienze, sui propri sogni da bambino, come quelli di provare l’assenza di gravità, lavorare per la Disney, comparire in un episodio di Star Trek. Alla sua carriera sono stati tributati due premi dall’ Association for Computing Machinery nel 2007: il Karl V. Karlstrom Outstanding Educator Award e l’ ACM Special Interest Group on Computer Science Education Award for Outstanding Contributions to Computer Science Education . Alla sua memoria è dedicata anche l’homepage odierna di Google.com.
Vincenzo Gentile
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