PC, iPad e Kindle contro libri cartacei: come cambia l’esperienza di lettura per gli utenti?
Per rispondere a questa domanda Jakob Nielsen del Nielsen Norman Group ha condotto un piccolo studio (con appena 24 tester) che mostra come la lettura sui nuovi strumenti sia, in media, del 6,2 per cento più lenta che nella corrispettiva versione stampata . Addirittura del 10,7 per cento più lenta con il Kindle 2.
Questo 4 per cento di differenza tra iPad e Kindle sarebbe, secondo Nielsen, insignificante tanto che non dovrebbe determinare la preferenza di un dispositivo rispetto all’altro. Il 6,2 per cento di velocità in meno che separa supporti digitali e cartacei sarebbe invece sufficiente a sottolineare il ruolo ancora predominante del mezzo tradizionale . Anche perché – è logico supporre – l’abitudine è ancora quella del cartaceo, per cui si possono dedurre ritmi di lettura più elevati.
Per quanto riguarda la “soddisfazione” nell’esperienza di lettura, in una scala da uno 1 a 7 il PC si attesta in coda con un insufficiente 3,6, mentre il cartaceo arriva a 5,6, iPad a 5,8 e Kindle a 5,7. Tuttavia l’esperimento prevedeva una lettura di un racconto breve di Hemingway e dunque si parla di un’esperienza di breve durata (di appena – in media – 17 minuti e 20 secondi).
Non sono inoltre state divulgate le condizioni in cui avveniva l’esperimento (per esempio se con poca o tanta luce).
Nei commenti liberi sono state raccolte critiche al peso di iPad, al poco contrasto di Kindle e al fastidio del PC “perché ricorda il lavoro”: d’altronde 24 persone non saranno una popolazione statisticamente rilevante, ma appaiono più che sufficienti per esprimere ovvietà.
Claudio Tamburrino