Un paio di mesi dopo averne annunciato in via ufficiale l’avvio, Electronic Arts rende noto oggi di aver completato l’acquisizione dello sviluppatore britannico Codemasters. Una mossa importante nel territorio gaming considerando l’importanza della software house che all’attivo ha un ricco catalogo di titoli destinati agli appassionati di corse.
Electronic Arts ha comprato Codemasters: è ufficiale
A brand come Need for Speed e Burnout già controllati dal gruppo statunitense si aggiungono ora Dirt, GRID, Formula 1 e Project CARS solo per fare alcuni esempi. Nell’autunno scorso erano circolate voci di corridoio in merito a un interessamento da parte di Take-Two Interactive, ma la trattativa non è andata a buon fine. L’assegno staccato da EA per portarla a termine con successo ha un valore stimato in 1,2 miliardi di dollari.
We're excited to welcome @Codemasters to the EA family! 🚗💨 pic.twitter.com/y3yYB94vmF
— Electronic Arts (@EA) February 18, 2021
La storia di Codemasters inizia in un’altra era videoludica con la fondazione che risale al 1986. Inizialmente battezzata Code Masters (i maestri del coding) è stata in un primo momento impegnata nella realizzazione di titoli per gli home computer (ZX Spectrum, Amstrad CPC, Commodore 64, Amiga, Atari ST), arrivando poi a concentrare la sua attenzione su PC e console. Specializzata nei racing game, da oltre un decennio detiene la licenza ufficiale della Formula 1. Tra le decine di produzioni anche quelle delle serie Colin McRae Rally e Micro Machines.