Roma – Dopo un paio di mesi di “silenzioso trambusto”, la decisione è presa: Earthlink , uno dei protagonisti del WiFi cittadino a stelle e strisce, stacca la spina dei router wireless.
Il sogno ha cominciato a sfumare quando l’azienda nei mesi scorsi ha iniziato un processo di ristrutturazione dovuto anche al fatto che Earthlink ha perso 9,5 milioni di dollari (8 centesimi per azione) su 22,6 milioni di fatturato negli ultimi trimestri. L’estate scorsa aveva tagliato 900 posti di lavoro nel tentativo di ridurre i costi. Il colpo di grazia è venuto dalle perdite subite proprio nel business del WiFi municipale: 32,1 milioni di dollari nei soli ultimi tre mesi del 2007.
Sulla decisione intervengono in tanti, come Phil Belanger, uno dei fondatori della Wi-Fi Alliance , la cui azienda ( Novarum ) ha effettuato molti test sul campo per le reti WiFi di Earthlink: a suo dire non è la tecnologia ad aver fallito, quanto invece il modello di business
“Penso che tutti abbiano capito che il modello Earthlink di costruire network WiFi metropolitani principalmente per offrire accesso pubblico a Internet e banda larga residenziale non sia una strada percorribile, in particolare nelle grandi città dove abbondano le alternative”, dice Belanger, riaprendo un tema che, in tutto il mondo – Italia compresa – è bollente: doppino contro antenna .
Marco Valerio Principato