Correva l’anno 1995, era il 3 settembre. Da pochi giorni Microsoft aveva lanciato Windows 95 e meno di una settimana dopo Sony avrebbe cambiato per sempre il mondo dell’intrattenimento videoludico con il debutto della prima PlayStation. In California un certo Pierre Omidyar, 28anni appena compiuti, portava online una nuova sezione del proprio sito personale chiamata AuctionWeb. Più avanti diventerà eBay, il resto è storia.
Un quarto di secolo per eBay: come è cambiata, come cambierà
Oggi il sito d’aste per eccellenza, trasformatosi gradualmente nel corso del tempo in un marketplace, compie 25 anni. Un quarto di secolo per quella realtà senza la quale con tutta probabilità oggi il termine e-commerce avrebbe un altro significato. Sebbene attualmente la leadership del settore sia da attribuire a un competitor (non è poi tanto difficile indovinare quale), tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio le cose erano ben diverse.
E pensare che nelle intenzioni di Omidyar non c’era quella di creare un gigante del mondo online. All’inizio era un hobby o poco più. Si accorse delle potenzialità del progetto solo quando il suo provider lo avvisò dell’esigenza di effettuare un upgrade del proprio account per via dell’elevato traffico gestito: la spesa mensile passò da 30 a circa 250 dollari, spingendolo alla decisione di rientrare chiedendo un pagamento agli utenti connessi che a loro volta, convinti dalla bontà del portale, non ebbero nulla da obiettare.
Come già scritto la natura della piattaforma è profondamente mutata nel corso di questi due decenni e mezzo. Ora le inserzioni sono perlopiù di tipo “Compralo subito”, mentre in passato il catalogo di eBay era popolato soprattutto da aste, spingendo gli acquirenti a rilanciare le loro offerte all’ultimo secondo pur di aggiudicarsi gli oggetti in vendita.
In tempi recenti i vertici dell’organigramma sono stati investiti da una brutta vicenda che ha portato l’ex CEO Devin Wenig alle dimissioni. È stato poi avviato un processo di revisione dell’attività, cedendo Classifieds Group alla norvegese Adevinta e confermando così le voci che vorrebbero il gruppo tornare a concentrarsi su quello che per lungo tempo è stato il suo core business, la compravendita dei prodotti.
Rimandiamo a una pagina di Wikipedia dedicata alle inserzioni più strane mai comparse sulla piattaforma: ci sono palline da golf ingerite da un pitone, veicoli militari, una GIF da 5.800 dollari, dell’acqua lasciata in una tazza da Elvis Presley, una moglie fedifraga e persino intere città.