C’è anche Devin Wenig, precedente amministratore delegato del gruppo sostituito in aprile dal successore Jamie Iannone, tra gli ex dirigenti di eBay che dovranno rispondere di gravi accuse per aver attuato una vera e propria attività di stalking nei confronti di una coppia residente a Natick, nel Massachusetts.
Devin Wenig, l’ex CEO di eBay e la campagna intimidatoria
La colpa dei due è stata quella di gestire una newsletter sul tema e-commerce i cui contenuti erano spesso critici nei confronti del marketplace. Colpiti da una campagna intimidatoria si sono visti recapitare a domicilio pacchi contenenti scarafaggi vivi, larve di mosche, ragni, una corona funebre, materiale pornografico, il libro “Surviving the loss of a spouse” (“Sopravvivere alla perdita di un coniuge”) e persino una maschera da maiale insanguinata. I responsabili hanno anche violato la proprietà dei coniugi con un’effrazione finalizzata a installare un dispositivo GPS sull’automobile. Ulteriori dettagli della spiacevole vicenda nell’articolo dedicato pubblicato nei giorni scorsi su queste pagine.
Oggi eBay conferma che il soggetto indicato come “Executive 1” dai documenti del Massachusetts US Attorney’s Office è proprio l’ex CEO. “Executive 2” è invece Steve Wymer, fino alla scorsa estate Chief Communications Officer. Tra gli altri indagati anche James Baugh, in passato Senior Director of Safety and Security della società. Le carte depositate fanno riferimento tra le altre cose a un incontro andato in scena in un “ristorante di Boston da 750 dollari” (citiamo testualmente) in cui si è valutata la possibilità di spedire “motoseghe, feci umane e un ratto morto”.
Tutto ha avuto inizio il 7 agosto scorso quando gli ex dirigenti dell’azienda si sono messi in contatto con la coppia via Twitter, chiedendo il perché dei commenti negativi sulla piattaforma. A una mancata risposta è seguita nel giro di 24 ore l’iscrizione dell’indirizzo email della donna a una serie di siti e newsletter come quella del Satanic Temple. Il 10 agosto la comunicazione di un primo pacco contenente un “feto di maiale conservato” spedito, fortunatamente mai giunto a destinazione. La sera stessa la consegna della maschera insanguinata, seguita pochi minuti dopo dalla ricezione di un messaggio su Twitter piuttosto esplicativo: “ORA ABBIAMO LA TUA ATTENZIONE?”. Da lì un crescendo di crimini e minacce. Nelle settimane successive l’indagine ha coinvolto anche l’FBI fino a risalire agli autori dei gesti.
Questo lunedì il gruppo ha confermato di aver licenziato tutti i responsabili dei gesti appena descritti, condannandoli fermamente, rendendo noto di aver collaborato con le autorità al fine di far luce sull’accaduto e scusandosi con chi è stato preso di mira.