Dopo l’acquisizione di Milo , eBay continua lo shopping di realtà specializzate nel commercio mobile locale acquistando Where , azienda di Boston nata nel 2004.
La nuova arrivata, che andrà ad affiancare le funzioni svolte da Milo , avrà il compito di favorire l’incontro tra rivenditori e consumatori.
La nuova operazione di mercato ha ben definito i ruoli: Milo si occuperà di fornire servizi di comparazione sulle offerte provenienti dai negozi locali mentre Where si concentrerà sulla raccolta delle offerte commerciali da proporre ai consumatori sulla base della collocazione geografica. Lo scorso anno, Where ha acquistato un’altra società simile a Groupon arrivando a registrare più di 120mila rivenditori, brand e piccoli commercianti che usano il servizio per raggiungere le comunità locali, una base di utenza pari a 4 milioni di contatti e 50 milioni di visualizzazioni raggiunte dalla pubblicità.
“L’annuncio di oggi si colloca sopra le recenti acquisizioni fatte per rafforzare la nostra posizione nel commercio locale”, ha annunciato un portavoce del sito. I termini dell’operazione restano segreti anche se Boston Innovation ipotizza una cifra pari a 135 milioni di dollari .
Le applicazioni di Where sono ora disponibili per App Store e Android Market anche se nei prossimi mesi eBay integrerà le tecnologie per il pagamento di PayPal come prima azione da compiere subito dopo il passaggio. Quest’ultimo segnala ancora una volta la scelta dell’azienda di puntare sul commercio locale : “Inviando sui telefoni mobile informazioni rilevanti sui rivenditori locali e sulle offerte – ha affermato Amanda Pires, Direttore delle comunicazione globale di Paypal – vediamo una grande opportunità per i commercianti locali di raggiungere più acquirenti e, per i consumatori, un ventaglio di scelte più vario”.
Secondo gli osservatori, eBay si sta muovendo verso un target commerciale e pubblicitario geolocalizzato. Con l’acquisizione di Where , l’azienda potrà tracciare il flusso delle inserzioni arrivando, così, a definire migliori proposte commerciali.
Cristina Sciannamblo