eBay ha pianificato l’annuncio dell’apertura della piattaforma PayPal a sviluppatori che vorranno costruire applicazioni basate sulla tecnologia di quest’ultima: a riportarlo è il New York Times che ha sottolineato così le speranze del sito d’aste di virare con più decisione ad impersonare il ruolo del più grande provider di pagamenti del web. Una decisione presa dai suoi vertici dopo aver fatto i conti con un rallentamento evidente nel settore dell’e-commerce .
L’azienda di San Jose, California, ha infatti rivelato che i suoi profitti nell’ultimo trimestre sono calati dai 460 milioni di dollari dello scorso anno ai 327,3 milioni attuali, con una decrescita di 10 centesimi ad azione, dai 35 di un anno fa ai 25 della fine di giugno. Il fatturato di eBay è, inoltre, diminuito di 4 punti percentuali, da 2,2 a 2,1 miliardi di dollari.
A risultare affaticato è stato, in realtà, l’intero settore del commercio online, soffocato dalla crisi economica: il valore di tutto il segmento di mercato è caduto del 14 per cento, da 1,46 a 1,26 miliardi di dollari. “Sapevo che il nostro piano di ristrutturazione avrebbe comportato un periodo di assestamento di tre o quattro anni – ha dichiarato il CEO eBay John Donahoe – e i primi 18 mesi sono sempre i più duri da affrontare”. Il riferimento è al progetto di cambiamento lanciato lo scorso marzo, per tagliare costi e sprechi oltre che aumentare operazioni di marketing mirato e gestione clienti.
Intanto, buone notizie sono arrivate dai dati che riguardano PayPal : il business di pagamenti online è cresciuto dell’11 per cento, generando ricavi per 669 milioni di dollari. “Nessun’altra piattaforma globale per i pagamenti, online e offline – ha dichiarato Donahoe – è stata capace di aprirsi a sviluppatori terzi. E l’effetto su PayPal sarà davvero comparabile a quello avuto sull’iPhone. Assisteremo ad un’innovazione esponenziale e ad una crescita collegata alla creatività di questi stessi sviluppatori”. ( M.V. )