Niente pozioni, niente incantesimi, niente fatture: da settembre spariranno dal sito di aste ed e-commerce eBay tutte le inserzioni relative a lettura della mente, tramutazioni, divinazioni e quanto ricade nell’ambito della metafisica. Lo ha annunciato l’azienda nella sua periodica newsletter dedicata ai venditori , precisando ai media che alcuni oggetti dal valore “tangibile” come cristalli e ingredienti di scarsa disponibilità potranno continuare a essere comprati e venduti .
Nelle categorie messe all’indice ci finiscono dunque tutte quelle riferibili al paranormale e all’occulto: incantesimi e pozioni, appunto, ma anche la lettura dei tarocchi e le divinazioni . Frugando tra le aste si scovano facilmente promesse di trasformazione in vampiri , bambole per riti voodoo, ma non mancano i filtri per sugellare o spezzare un amore: tutti beni per così dire immateriali , la cui bontà ed efficacia può essere messa in dubbio ed è di difficile dimostrabilità. Transazioni che prestano facilmente il fianco a controversie post-vendita.
Le tipologie di merce in vendita su eBay sono da sempre un terreno delicato: tra rivendicazioni su marchi contraffatti , farmaci, ritrovati alternativi, ci sono molte categorie escluse da aste e offerte a prezzo fisso. Per i farmaci o gli stupefacenti è facile immaginare il motivo per cui l’azienda abbia deciso per il bando: la faccenda si fa più spinosa quando si passa a dispositivi medici e a prodotti para-farmaceutici come
quelli omeopatici .
Per quanto riguarda sortilegi e maledizioni, appare evidente tuttavia come sia impossibile dimostrarne l’efficacia o il fallimento : motivo più che valido per eBay per decidere di lavarsene le mani ed eliminare le categorie in questione. Qualche protesta si è levata da alcuni utenti appassionati di occultismo: si tratterebbe di “religioni alternative”, e quindi la decisione dell’azienda avrebbe il sapore della censura per quanto riguarda la discriminazione di questi culti rispetto ad altri più tradizionali come il cristianesimo. La scelta di eBay va comunque letta in chiave commerciale : recensioni negative e controversie sono un danno per l’immagine del sito, dunque la loro cancellazione va vista come un tentativo di offrire una piattaforma più affidabile per gli utenti.
Non si tratta comunque dell’unico cambiamento apportato, visto che sono stati messe “fuori-legge” anche le compravendite inerenti istruzioni a distanza, consigli per lavori casalinghi e l’asta di opere d’arte digitali: anche queste categorie “immateriali” il cui valore transattivo può essere arbitrario e non offrono garanzie complete all’acquirente .
Luca Annunziata